La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

mercoledì 7 aprile 2010

Anteprime

Ormai menu fisso: martedi' anteprima...e questa volta di nuovo al Quattro Fontane. Ma ho anche capito una cosa: che ormai ho visto tanti, troppi film, e per sorprendermi bisogna impegnarsi tanto, ma non basta.
Simon Koniaski, questo il film di stasera, ad impegnarsi si è impegnato tanto, ma il risultato non è pari all'impegno. Troppe sono le influenze che evidentemente incidono sul regista, ma soprattutto troppo visibili e riconoscibili, dal Serious man dei fratelli Cohen, anche se non so quale dei due film sia stato girato prima o dopo, al mitico Ogni cosa è illuminata. Ma, attenzione, le influenze sono tanto riconoscibili quanto meno riuscite. Il film manca di ritmo, e i tenativi di trovarlo anche grazie all'inserimento di musica dance o samba, o comunque non omogenea con l'ambientazione in parte riescono, ma solo sulla breve distanza. Alcune illogicità ed incoerenze, presenti ed evidente, non vengono risolte con la carta surrealista...non vengono risolte e basta. La cosa più evidentemente sbagliata è sicuramente il doppiaggio: voci che non c'entrano niente con le faccia, recitazione forzata, dialoghi italiani troppo ridondanti , lunghi, senza ritmo, che si trascinano quei secondi in più che smorzano gli effetti cercati. Avrei tagliato buoni venti minuti del film, e forse l'andatura totale ne avrebbe giovato. Introduzione troppo lunga, troppo breve il raccordo tra l'introduzione ed il corpo del film, troppo lunga la seconda parte.
Il regista era presente in sala e ahime' per lui, il pubblico era un pubblico sincero che non ha applaudito per educazione alla fine del film. Gente scelta e sincera!!Un film che si può perdere.
Sabato sera invece, in quel di Avezzano, sensazione meravigliosa:sala da 150 posti, cinema Astra, persone presenti in sala: 2, cioe' io e Laura!! Abbiamo dovuto chiudere da sole le porte della sala, secondo noi speravano di non fare la proiezione!! Abbiamo visto Il piccolo Nicolas e i suoi genitori.
Splendide immagini, una cura del dettaglio,dei colori, della fotografia quasi maniacale, con bellissimi effetti.
Il primo tempo manca un po' di ritmo, ma e' comunque gradevole, bravi gli attori, ben resa l'atmosfera di quegli anni,o meglio,  dell'immiginario che noi ne abbiamo, soprattutto attraverso l'illuminazione e il colore delle immagini (un po' come in An Education), senza volonta' di realismo,ma anzi, di idealizzazione e stilizzazione.
Il secondo tempo si riscatta sul ritmo, e procede in maniera più incalzante e convincente.Ma soprattutto, gran finale, che lascia un sorriso dolce sulle labbra, come nei desideri del protagonista...ma non voglio svelare di più. E' un film che lancia dei bei messaggi, molti educativi, senza porsi in cattedra, ma guardando al mondo con gli occhi di Nicolas e dei suoi amici, ma soprattutto portando alla ribalta le cose semplici, senza banalizzarle. Meravigliosa la scena di un pranzo a casa, in cui il papa' di Nicolas cerca di risollevargli l'umore facendo versi strani: un interno quotidiano, normale, di quella normalita' che pero' scalda il cuore e intenerisce. E tutti facciamo il tifo  per Clotaire che con uno sforzo sovrumano della mente riesce a dire: la Senna!E noi esultiamo in un tripudio di gioia insieme a tutta la classe!W Nicolas...il film!!