La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

sabato 5 giugno 2010

Il tempo che ci rimane

Sono troppo presa dall'entusiasmo per riuscire ad andare a dormire senza prima scrivere di questo meraviglioso film che ho avuto la fortuna di vedere questa sera.

Perchè stasera ero troppo stanca per studiare e allora mi sono regalata due film al cinema...visto che domani e domenica staro' rinchiusa nuovamente a studiare!!
Il primo film è 14 kilometros, racconto del viaggio tragico di due ragazzi africani che cercano di arrivare in Europa attraversando mezza Africa. Molto didascalico, ma con delle scene del deserto da brividi (un po' da cartolina, e' vero), e comunque un film godibile, che scorre senza particolari intoppi, con un profondo significato, perfetto, secondo me, per le scuole, e il discorso dei respingimenti, degli immigrati e di una maggiore comprensione delle loro storie.

Il secondo è Il tempo che ci rimane, di Suleiman: beh, merita qualche riga in piu'. Intelligente, ironico, divertente, commovente, con delle scene in cui mi sono compiaciuta ed ho davvero goduto dell'inquadratura del regista, che come piace a me quando faccio le foto, ama incorniciare cio' che guarda, e allora cancelli semi-aperti, vetrate, finestre, porte, muretti...e l'ironia sugli arabi, e quella sugli israeliani, e l'amicizia, i grandi affetti,i genitori, la politica, la guerra, il passato, il presente...insomma, bello, bello, bello a tal punto che mentre lo guardavo pensavo: dovrebbe vincere l'oscar, la palma, il leone e chi piu' ne ha piu' ne metta!Perche' un anno di attesa prima di vederlo in sala dopo Cannes 2009?
E poi la musica, la disco-music araba, e quella tradizionale, la poesia del silenzio del regista, anche attore protagonista, il surrealismo di alcune scene, i vicini, la zia....
Credo si sia capito che il film mi e' piaciuto tantissimo. Mentre tornavo alla macchina ero felice e cantavo e parlavo da sola, grata di averlo visto, e anche decisa a fare un passaparola martellante perchè tutti vadano a vederelo. Suleiman I love you!
Notte, la cinemaniaca Elena