La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

domenica 28 settembre 2008

Cinema e libri, che passione!

Mi sto rendendo conto che vado sempre piu' spesso al cinema, e ci sono settimane, come la scorsa, in cui ho battuto ogni record, con ben tre film all'attivo e tutti di generi completamente diversi. Ma facciamo un riassunto delle puntate precedenti, a vostro uso e consumo per la scelta del prossimo film da vedere.
Burn after reading - A prova di spia dei fratelli Cohen. Non perdo quasi mai i loro film perche' sono davero geniali, e anche se non tutti i film sono riusciti bene ai livelli del Grande Lebowsky, vale sempre la pena correre il rischio, perche' un guizzo o due dei loro non manca mai. Ho visto il film in lingua originale, nell'anteprima che facevano a Roma dei film presenti a Venezia, e ne sono rimasta entusiasta. Una commedia, anche se abbastanza cinica, per certi versi, con un'ironia feroce nei confronti degli americani, dei servizi segreti, di un certo tipo di film,ma anche di modo di vita, con un'interpretazione a dir poco magistrale di uno strepitoso Brad Pritt nel ruolo di un vero stupido!!Scoprire la vera voce di George Clooney e' stato altrettanto affascinante (profonda, calda, evviva le versioni in lingua originale)!John Malcovich e la sua faccia gia' di per se' pregna di significato, insomma, ho riso tanto, il film e' girato benissimo, l'ironia regna sovrana!!
Billo il Grand Dakhaar - L.Muscardin. Un film indipendente, fatto con No-budget, nel senso che gli attori e coloro che hanno lavorato nel film lo hanno fatto gratuitamente, in alcuni casi partecipando alla produzione del film con i propri soldi. Sono andata a vederlo al Nuovo Cinema Aquila, nel mio quartiere, e senza saperlo mi sono ritrovata con il cast intero presente in sala e la regista. Un film coraggioso per i motivi detti, che racconta la storia di un ragazzo senegalese che viene in Italia per inseguire il suo sogno di lavorare nella moda, essendo diplomato come sarto. Non vi racconto la trama, sono le sue vicende più o meno fortunate, ma il tono delicato e leggero con cui tutto e' trattato. Una commedia gradevole con un'unica pecca, almeno secondo me: un po' troppi i temi che emergono, e quindi, in alcuni casi, non sono conclusi, sono lasciati un po' in superficie. Piccolo gioiello di questo film la versione di Youssun'dour della celebre canzone Barcarolo romano.
Un giorno perfetto - F. Ozpetek. Letto il libro, dovevo completare il cerchio con il film. Ebbene, una volta su un milione, mi e' piaciuto di più il film del libro, incredibile!!Avevo gia' espresso i dubbi sul libro nel precedente post. Ho trovato il film davvero ben fatto, con una ricercatezza nelle immagini e nelle inquadrature davvero notevole. Le ansie, i turbamenti, il travaglio interiore dei protagonisti sono resi davvero bene, grazie anche alla splendide interpretazioni degli attori, un Valerio Mastrandrea che ho trovato magnifico e una bravissima Isabella Ferrari.
Anche le scelte operate nel racconto senza immagini dei momenti piu' tragici del film, o quella di uno stacco di sonoro in un momento cruciale precedente le ho trovate davvero giuste e ben riuscite, e hanno reso anche più facile la visione di un film che gia' sapevo drammatico.
Ultima notazione, personaggio tra gli altri, la citta' di Roma. Emergeva anche nel libro, ma le scene girate in centro, sul lungotevere, ma anche nelle parti piu' degradate della citta' la rendono una delle protagoniste di queta storia, esaltandone la sua insuperabile e tragica bellezza.
Kung-Fu Panda - J.Stevenson e M. Osborne.No, non sono impazzita, ho visto anche questo film, perche' ho partecipato ad un evento: la prima volta al cinema della mia figlioccia Silvia, dall'alto dei suoi tre anni!!
Molto divertente, ben fatto, un fantastico doppiaggio di Fabio Volo nel ruolo del Panda, con vari spunti di riflessione, e una frase che riproporro' nei prossimi bigliettini di auguri:
Il passato e' storia, il futuro e' mistero, il presente e' dono ed e' per questo che si chiama presente!E come dice l'anziana tartaruga: Non esiste il caso!!
La rabbia di Pasolini. Tante polemiche hanno accompagnato questo film, che pero', a prescindere dai discorsi di tagli, censure, la parte di Guareschi o meno, ha il merito di riproporre a chi, come me, non c'era negli anni 60, un'opera che ho trovato di un'attualita' quasi sconvolgente,una riflessione sui drammi dell'umanita', vista da ieri, ma valida ancora oggi, e il suggerimento di una forma di protesta costruttiva, la rabbia, appunto, ma non incarnata e incanalata in percorsi gia' decisi di protesta che diventano essi stessi espressione borghese. Una rabbia intesa come atteggiamento e spirito critico davanti al dogma, di qualsiasi colore esso sia.Il tutto espresso com immagini di cronaca rielaborate e commentate in versione lirica, con l'aggiunta di una bella intervista finale allo stesso Pasolini. Un film che puo' sembrare difficile, nella sua forma di documentario commentato, ma che crea riflessione, dibattito, pensiero, rabbia, appunto, nel senso detto.
Il partigiano Johnny - G.Chiesa. Non l'ho visto al cinema, ma avevo acquistato il DVD questa estate, dopo averlo tanto cercato a noleggio, inutilmente. Perche' ogni volta che parlavo di Stefano Dionisi o di Fabrizio Gifuni, indicavo il partigiano Johnny come film che li aveva visti protagonisti, ma nessuno sembrava aver visto o ricordare questo film. Poi per caso, e' apparso sul banco della nastroteca sotto casa mia dove stavo acquistando i biglietti per un concerto, e l'ho preso. Un film inteso, sobrio, quasi ruvido, sulla Resistenza nelle langhe, e sulle storie, tutte diverse, di coloro che si unirono ai diversi gruppi di partigiani.Uno spaccato di storia, ma quella ancor piu' vera, piccola, fatta dagli uomini, dalle loro piccole storie che si intrecciano alla Storia con la maiuscola, e contribuiscono,in questo caso con il sacrificio della vita stessa, a darci la possibilita' di vivere, di fare il nostro pezzo di strada. Un bel film, attori di gran livello, girato nei luoghi in cui le vicende erano realmente accadute. Da vedere.
Beh, come avete potuto leggere, ho fatto il pieno di film!! In questo cammino mi hanno accompagnato due libri: L'isola dell'angelo caduto di Carlo Lucarelli e Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio. Come ho avuto modo di dire a qualcuno, quando leggo i loro libri la sensazione che mi assale e' quella del ritorno a casa, perche' sono due autori che mi piacciono molto, di cui ho letto vari libri, e pertanto la loro scrittura, pur cambiando la storia, l'argomento, mi e' familiare, e' come una casa che ti accoglie nei suoi spazi conosciuti, rassicuranti.
Il libro di Lucarelli e' ambientato in epoca fascista, e come altri suoi testi, sul pretesto di un omicidio, di un reato, si innesta un quadro storico, come se si aprisse una finestra su un momento del passato, e mentre leggi per seguire gli sviluppi della storia piu' piccola in qualche modo inglobi frammenti di quella piu' grande. Bello, lineare e piana la sua scrittura, come sempre, un ritmo cadenzato dalla canzone Ludovico sei dolce come il fico, che all'autore sembrava talmente giusta che l'ha inserita concedendosi un'eccezione, perche' al tempo in cui e' ambientata la vicenda quella canzone ancora non era stata pubblicata. E come sempre i suoi personaggi, con il loro carico di ambiguita', il proprio dramma personale, sono tutti rinchiusi nello stretto spazio di un isola, che diventa colonia penale non solo per i confinati per reati politici, ma per tutti coloro che si sono ritrovati ad abitarvi, per i motivi più svariati.
Il libro di Carofiglio e' il terzo della serie dell'avvocato Guerrieri, un uomo di cui, come ho gia' avuto modo di dire, potrei innamorarmi nella vita reale. Mi piace molto leggere i pensieri di quest'uomo dietro le azioni che compie, perche' a volte non corrispondono affatto, e allora ti viene da pensare che anche nella vita a volte leggiamo i gesti degli altri, senza approfondire quelli che potrebbero essere i diversi pensieri dietro il gesto. E' bello scoprire i gusti letterari e musicali dell'avvocato, riconoscersi in alcuni casi o prendere spunto in altri, ascoltare i percorsi delle sue emozioni, intenerirsi davanti ai suoi sentimenti, ma anche apprendere i rituali di un processo dai racconti dettagliati, ma anche dalle spiegazioni, piu' o meno esplicite, di certi meccanismi, di certe procedure. L'avvocato mi piace anche perche' e' si un buono, un onesto, diciamo, ma con le sue debolezze, i dubbi, gli errori, e quindi una persona piu' vicina alla realta' degli uomini che a quella dei libri.
Mi pare abbastanza per il momento, avrei tante altre cose da raccontarvi, ma se avete letto fin qui, vista la lunghezza del post, mi avete regalato gia' molto del vostro tempo. Elena

mercoledì 10 settembre 2008

Such a perfect day

Mi ha molto colpito trovare il testo della canzone di Lour Reed all'inizio del romanzo Un giorno perfetto, forse perche' ho un bellissimo ricordo di questa canzone cantata da David Bowie, e anche del video, insomma, inizio positivo per questo romanzo che ha scavalcato gli altri in attesa di lettura, perche' ho voluto leggerlo prima di vedere il film di Ozpetek, da poco nelle sale. E' stato difficile trovarlo, perche' furbescamente la casa editrice ha ritirato tutte le copie presenti nelle librerie, anche in edizioni economiche, per farne uscire una nuova che costa molto di più solo perché c'è una striscia di carta con la pubblicità del film!!Ad ogni modo, con la testardaggine che mi contraddistingue, tanto ho fatto e detto che l'ho trovata e a prezzo scontato. Poi ho cominciato a leggerlo, ma partendo per le ferie, l'ho dimenticato a Roma. Domenica, una volta rientrata, ho recuperato, e ieri l'ho finito.
C'e' qualcosa di strano in questo libro, nel senso che, non posso dire che non mi sia piaciuto, e' ben scritto, mi ha coinvolto, ma...non so, qualcosa non mi ha convinto, ma non so dire cosa.
Ad esempio, i riferimenti alle canzoni lungo tutto il testo. E' una trovata che in genere mi piace, come ho gia' commentato per Tokyo Blues Norwegian Wood, ma in questo caso non so, mi sembrano un po' forzati...ripeto, e' una sensazione piu' che una riflessione.
Cosi' come le descrizioni di Roma, belle, condivisibili, ma...
Ad ogni modo, come sempre, credo che solo leggendolo ci si possa fare un'idea. Dopo aver visto il fil, vi faro' sapere.
La cosa che ho trovato più azzeccata sono i nomi dei personaggi, perfetti!
A presto, Elenaconlagastroenteriteacuta!

giovedì 4 settembre 2008

L'estate sta finendo...

Sicuramente per molti e' finita gia' da tempo, ma per me che ho avuto le ferie all'inizio di luglio, e poi dal 16 ho lavorato fino alla fine di agosto,questa prima settimana di settembre rappresenta l'ultimo scampolo di vacanza, di relax, prima del ritorno al ritmo quotidiano, in una citta' che e' tornata a riempirsi. Mai come quest'anno sono stata contenta della scelta delle mie ferie: andare via all'inizio dell'estate, quando si e' stanchi di un anno lavorativo sulle spalle, senza tirare troppo la corda, e' cosa buona e giusta. Aggiungere due giorni agli inizi di agosto, per spezzare una settimana, e' cosa lodevole. Ma il massimo del godimento e' partire il 29 agosto per rimanere una settimana in ferie, quando tutti gli altri ritornano!! Niente bollino rosso, niente ritorno traumatico, almeno per la prima settimana in cui tutti devono riambientarsi. E poi, il vantaggio di avere avuto la citta' a propria disposizione per tutta l'estate. Guardando indietro, sono davvero poche le serate in cui non sono uscita. Cinema, arene all'aperto, concerti, o anche semplici passeggiate tra gli stand delle varie manifestazioni sparse qua' e la' per la citta', una chiacchiera con i reduci rimasti in citta', un aperitivo con i colleghi, un cappello come quello di Audry Hepburn da provare..quant'e' bella Roma (sempre), ma ancor di piu' d'estate!!
Due piccole note per gli ultimi film visti:
Lascia perdere Johnny e' un film divertente, ingenuo, romantico, da guardare con il sorriso sulle labbra, lasciandosi abbracciare dalla finzione, dal cinema, dagli attori, tutti bravissimi, e dalle belle musiche e canzoni interpretate da Peppe Servillo.Ve lo consiglio se volete ridere e sorridere in maniera intelligente. Non aggiungo nulla sul fatto che io ed Ezio, mio compagno fedele di uscite questa estate, lo abbiamo visto all'Isola del Cinema (Isola Tiberina) alla presenza dello stesso regista Fabrizio Bentivoglio e di Peppe Servillo e gli altri attori. Che bella persona che e' Bentivoglio ( e non parlo solo del suo fascino e dell'aspetto fisico!).
Le cronache di Narnia- il principe Caspian. Forse non l'avrei visto se Dompa non avesse voluto tanto vederlo, e allora il trio cinema si e' riunito, comlice anche il fatto che andavamo ad inaugurare, per le nostre visioni, il Nuovo Cinema Aquila. Beh, niente male come inaugurazione, visto che eravamo solo noi tre in una sala da 180 posti!! Il cinema e' molto bello, odora di nuovo, ottimo schermo, comodissime le poltrone. Per il film, fatto bene, non ho molto da dire, se non che mi e' forse piaciuto piu' del primo della serie. Per il resto, che il ruggito di Aslan sia con voi!!
Elenaancorainferie