Uomini di Dio. Bellissimo.L'ho guardato con gli occhi dell'analisi, attenta a cogliere i dettagli tecnici scelti dal regista, il tipo di inquadratura, i piani sequenza, campo e controcampo, anche perchè consapevole di doverne fare la scheda didattica ad uso delle scuole. Ma tanta attenzione è stata ripagata. Raccontare la fede,il martirio, la testimonianza, senza un minimo di retorica, senza scadere nell'oelografica, e con tanta precisione, ma anche partecipazione, gettando uno sguardo intenso sulla storia recente ma anche sulle sfaccettature delle vite interiori di questi monaci, uccisi in Algeria nel 1996, non è impresa da poco. Un pulizia delle immagini, la scelta ripetuta del piano sequenza, inquadratura fissa per le scene di preghiera, ma con un forgorante cambio di prospettiva solo per la notte di Natale: sempre con la telecamera alle spalle dei monaci, guardando l'altare, nella preghiera dei salmi di ogni giorno, dall'altare guardando i monaci nella preghiera della notte di Natale. Forse a raccontare, attraverso questa scelta stilistica, di quell'incarnazione di cui frate Christian da una bellissima definizione. Come la musica, sempre solo quella corale dei monaci in preghiera, tranne in un momento: quello finale, di quella che potremmo definire la loro "ultima cena", in cui uno splendido lago dei cigni di Cjaicovski fa il suo ingresso trionfale, quasi a testimonare l'impossibilità dei monaci a cantare con le loro labbra l'amore di e per Dio, ora che di questo amore e del sacrificio fino alla morte che esso richiede, hanno assunto una piena consapevolezza. Semplicemente bello, dentro e fuori.
La scuola è finita. Mi dispiace non poter dire bene di questo film. Si colgono tutte le buone intenzioni, e non posso dire che sia fatto male, anzi, da un punto di vista puramente estetico è ben girato, ci sono alcune scene molto interessanti...ma mi sembra quasi una sceneggiatura abbozzata, non approfondita, messa sullo schermo. La divisione in capitoletti con tanto di titolo non aiuta...quasi un voler dare un senso, una spiegazione, a quanto si vede...spiegazione di cui non si ha bisogno e che risulta didascalica. Ma a parte questo ci sono rapporti e personaggi abbozzati, buttati un pò nella mischia,...e il problema è che sono i protagonisti. Molto bravo il ragazzo, ho trovato invece un pò manierati sia Amato che la Golino...manierate e manieristiche alcune scene, la Ponziani, ma addirittura ho trovato manierati anche i costumi e alcune parti del racconto. Credo possa dare spunti per le scuole, ma più per suscitare la tematica che da un punto di vista formale.Bella la canzone del cantate delle Vibrazioni, che accompagna tutto il film ed il finale, rimanendo nella testa anche fuori del cinema. Ma per un film è un pò poco.La scuola è finita: rimandanto a settembre.
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