La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

lunedì 29 ottobre 2007

Festa del Cinema di Roma – 2007

Mi e’ stato chiesto un bilancio sulla Festa del Cinema. Non mi tiro indietro.
Non ho esperienza di festival, non so come siano organizzati gli altri, ma vi parlo di quello che ho potuto vivere io in quest’ultima settimana.
L’Auditorium Parco della Musica, oltre ad essere adatto come luogo fisico alla realizzazione della Festa, rappresenta anche lo spirito della stessa. Infatti, normalmente , e’ possibile andare all’Auditorium ad ascoltare un concerto di musica classica mentre nella sala accanto c’e’ un concerto rock o una lezione di storia.
Anche per la Festa, ognuno può scegliere il piano su cui viverlo:l’evento mondano, con il Red Carpet e le star americane da aspettare per una foto; le rassegne su autori ed attori del passato, che permettono, soprattutto ai giovani, di vedere su un grande schermo capolavori altrimenti introvabili;
i film in concorso e le Premiere, che consentono di vedere nuovi film ma con registi ed attori presenti in sala, disponibili per domande ed approfondimenti.
Avendo vissuto in prima persona quasi tutte le serate, posso dire che la realta’ trasmessa dai giornali non e’ veritiera, o , per essere indulgente, non e’ completa. Vengono mostrate solamente le folle in attesa di una foto, dando l’idea di un pubblico alla sola ricerca della mondanità. Avrei voluto che si parlasse di una sala quasi completamente piena per il film cinese e di tutte le domande interessanti che sono emerse alla fine della proiezione, dei giornalisti che moderavano la discussione con grande professionalità, di momenti impedibili come quelli in cui Battiato prendeva in giro Enrico Grezzi.
Oltre ai film, questa e’ stata la mia festa. Volevo l’autografo del giornalista che introduceva le proiezioni in Sala Sinopoli., e che poi ho scoperto essere il Direttore artistico del Festival, Giorgio Gosetti (ma mi sono vergognata di siturbarlo mentre faceva delle foto, credo con dei suoi familiari!). Ho quasi litigato con una spettatrice seduta al mio fianco, che si lamentava perche’ le proiezioni con le delegazioni presenti in sala non venivano programmate nelle prime ore della mattina per coloro che venivano da Milano (le prime proiezioni erano alle 0930, forse le voleva all’alba!)! Ho scambiato opinioni sui film con la ragazza che alla fine di “L’uomo privato” si e’ alzata sbuffando: “Che boiata!”. Ho incontrato quasi sempre le stesse persone nei posti vicino al mio, eravamo ormai una famiglia che si ritrova ogni sera, compreso un tizio con un naso rifatto che sembrava di plastica.Ho applaudito insieme agli altri del pubblico ogni volta che e’comparsa la sigla in cui si diceva che la Festa del Cinema era solidale con il popolo birmano.
Ho camminato dietro Marzullo sul Red Carpet, ho visto rubare le piantine di azalee dalla scultura floreale che rappresentava una pellicola cinematografica all’ingresso dell’Auditorium. Ho scritto le recensioni che vi ho mandato giornalmente, e gia’ solo per quest’ultimo risultato, il bilancio della Festa non puo’ che essere positivo. La Festa mi ha arricchito e spronato a scrivere, niente male!

Un grazie di cuore a Claudio che mi ha “costretto” a prendere il pacchetto 6x36 il secondo giorno di vendita dei biglietti,altrimenti non ne avremmo trovati di disponibili piu’ tardi, e che e’ stato mio compagno di viaggio per tutta la Festa.

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