Siamo in quaresima, quest'anno piu' presto del solito, con alle spalle un carnevale che era troppo vicino al'Epifania e al Natale. La cosa buona e' che l'avvicinarsi di questo tempo forte mi ha portato a decidere di fare qualcosa di concreto per ricordarmi di essere cristiana, e per vivere la mia fede in attesa della Pasqua di risurrezione. Non sapevo bene ancora cosa, avevo immaginato di trovare chiese in cui celebrassero messe ad orari improbabili ,da conciliare con il mio orario d'ufficio, di leggere i Padri della Chiesa, e poi l'occasione mi si e' presentata davanti agli occhi il mercoledi' delle ceneri, quando ho letto un manifesto nella chiesa di San Gioacchino, dove ho partecipato alla messa. Una scuola di preghiera a Santa Maria Sopra Minerva, tenuta da un domenicano. Tutte le sere dal lunedi al venerdi per un'ora, per 4 settimane, a settimane alterne. Avevo gia' perso la prima settimana, ma non mi sono scoraggiata e ho preso la decisione. La scorsa settimana e' stata la mia prima settimana. Sicuramente impegnativa, ma come mi ripeto se sono un po' piu' stanca, tante volte sono uscita comunque, per un film, un concerto, pur stanca, e sicuramente posso fare questo sacrificio anche per la mia crescita spirituale. Molto interessante, se non altro perche' la seconda parte dell'incontro, la seconda mezz'ora, e' di reale preghiera, e quindi ti aiuta a trovare quel tempo che spesso si dice di non avere per queste cose...Ne sono molto contenta, ho il mio quaderno con gli appunti, l'impegno c'e' tutto!!!
Passando a cose piu' futili, sono rimasta un po' indietro nel raccontarvi dei film che ho visto.
Il primo e' American Gangster, con la regia di Ridley Scott. Diversi i motivi che mi hanno spinto a vedere questo film: il regista, lo stesso,mitico, di Blade Runner.Denzel Washington, uno dei protagonisti, che sarebbe fantastico anche in un film muto.Maria Pia, con la quale avevamo deciso di vederlo in lingua originale, ma poi hanno eliminato quella proiezione.
Sicuramente ha influito anche la scelta del cinema, che non conoscevo e che non mi e' piaciuto, l'Atlantic. Un po' perche' sono abiuata a sale piu' piccole, un po' perche' quando vado in quelle piu' grandi sono abituata a quelle belle, nuove, comode,e li' la sala non mi e' piaciuta per niente.
Riguardo il film, mi ha lasciata piuttosto indifferente. L'ho trovato lento, molto lento, almeno per il genere di film, nella parte iniziale, e un po' senza mordente.
Certo, belle scene, ben girato, bravi gli attori, bravissimo Denzel, ma sostanzialmente senza infamia e senza lode.
Una nota negativa la scelta del doppiatore di Rusell Crowe, una voce davvero poco adatta e poco aderente al personaggio dle poliziotto rappresentato, mentre insospettabile e bellissimo il doppiaggio di Denzel fatto da Pino Insegno!!
Questo accadeva due domeniche fa. Domenica scorsa sono rientrara nei binari piu' consoni alle mie uscite cinematografiche e sono andata a vedere il tanto discusso Caos Calmo.
Il film mi e' piaciuto molto, non ho letto il libro, e in questo caso credo che forse rappresenti un vantaggio, o sicuramente la possibilita' di apprezzare meglio il film senza aspettative. Ho trovato davvero bravi gli attori, tutti, da Nanni Moretti, con un personaggio tanto vicino alla sue corde ma senza le sue tipiche elucubrazioni mentali, uno strepitoso Alessandro Gassman, a tutti i personaggi di contorno a questa storia del dolore, sul dolore e i diversi modi in cui la mente e le persone provano a viverlo, e, uso una parola grossa, ad affrontarlo.
Molto ben girato, tempi perfetti, una bella colonna sonora, momenti delicati raccontati con grande sensibilita' e rispetto. E Roma, come sempre splendida, anche se le scene sono girate per la maggior parte in uno stesso posto, cioe' un piccolo parco/giardino davanti una scuola, splendido anche quello. Sono di parte lo so, ma e' il mio blog, e se non posso esserlo qui, ditemi dove!!
Sabato mi attende Lo scafandro e la farfalla: ormai faccio i promo delle mie prossime recensioni!!
Buonanotte Elenacongliocchialinuovi
giovedì 21 febbraio 2008
domenica 10 febbraio 2008
Cous Cous & Brahms
Dobbiamo digerirlo. Questo il commento fatto dopo aver visto Cous Cous, domenica scorsa, e non solo per l'ovvio rimando al titolo e alla ben nota (e apprezzata, ndr) pietanza, ma perche' e' un film che ha tanti sottotesti, letture che vanno oltre il film e l'impressione iniziale che se ne puo' avere appena visto. Soprattutto perche' il film e' talmente reale e realistico che a tratti, anche piuttosto lunghi, e' esasperante, come lo e' la vita vera in certe occasioni, solo che siamo abituati, a volte, ad un cinema che smorza i toni, edulcora, estetizza. In cous cous non c'e' abbellimento, orpello, e l'emblema di questa scelta stilistica e' l'espressione sul viso del protagonista, che non accenna un sorriso neanche ad un passo dal sogno, dal suo sogno, dalla sua realizzazione. Forse perche' sa che la vita e' amara, che non ci sara' l'happy end, che la realta' e' un altra e nella realta' non c'e' spazio per i sogni, anche se ci si illude e si continua a correre dietro qualcosa anche se e' evidente che non si riuscira' a raggiungerlo, a prenderlo. Forse perche' si continua ad essere estranei anche quando non si e' piu' stranieri, almeno sulla carta, e nonostante i sorrisi e le apparenze, le distanze e le barriere costruite per mantenerle esistono e continueranno ad esistere. Ognuno cerchera' di raccontarsi la cruda verita' come vuole, una lo chiamera' malocchio, l'altra ingiustizia. Ma questo Cous Cous rimarra' indigesto a chi guarda un po' piu' a fondo. Un film interessante, anche se duro, se siete abituati a film di nicchia, un film da evitare se amate il cinema americano e le sue favole (non tutto,ovviamente)!
Un breve cenno anche al concerto a cui ho assistito oggi, all'Auditorium, uno splendido Brahms, sinfonie 3 e 4, con la passionale direzione del maestro Pappano e l'Orchestra Santa Cecilia.
Ogni volta che ascolto la sinfonia n.3 di Brahms lacrime di emozione salgono ai miei occhi, specialmente il primo e il terzo movimento. Uno splendido concerto, anche la sinfonia n.4 e' stata eseguita magnificamente e mi sono lasciata trasportare talmente tanto che la mia mente ha vagato sulla scia dell note, ad un certo punto viaggiavo con i miei pensieri, e solo la fine dell'esecuzione mi ha riportato al luogo e al tempo in cui ero. La musica, quella bella, quella che mi piace, ha un effeto catartico su di me, e mi piace lasciarmi avvolgere dalle sensazioni e dalle emozioni che riesce a suscitare. La Sala Santa Cecilia era gremita, e gli scroscianti applausi alla fine non hanno fatto che accrescere la mia emozione. Non so se ve l'ho gia' raccontato, ma gli applausi,quelli veri, forti e sentiti, fanno si che le lacrime riempiano i miei occhi e non riesca a trattenerle. Sono lacrime di emozione, ma badate bene, anche se non sono d'accordo con gli applausi, le lacrime arrivano comunque....non dite che sono strana, sono di nicchia!!!
Un breve cenno anche al concerto a cui ho assistito oggi, all'Auditorium, uno splendido Brahms, sinfonie 3 e 4, con la passionale direzione del maestro Pappano e l'Orchestra Santa Cecilia.
Ogni volta che ascolto la sinfonia n.3 di Brahms lacrime di emozione salgono ai miei occhi, specialmente il primo e il terzo movimento. Uno splendido concerto, anche la sinfonia n.4 e' stata eseguita magnificamente e mi sono lasciata trasportare talmente tanto che la mia mente ha vagato sulla scia dell note, ad un certo punto viaggiavo con i miei pensieri, e solo la fine dell'esecuzione mi ha riportato al luogo e al tempo in cui ero. La musica, quella bella, quella che mi piace, ha un effeto catartico su di me, e mi piace lasciarmi avvolgere dalle sensazioni e dalle emozioni che riesce a suscitare. La Sala Santa Cecilia era gremita, e gli scroscianti applausi alla fine non hanno fatto che accrescere la mia emozione. Non so se ve l'ho gia' raccontato, ma gli applausi,quelli veri, forti e sentiti, fanno si che le lacrime riempiano i miei occhi e non riesca a trattenerle. Sono lacrime di emozione, ma badate bene, anche se non sono d'accordo con gli applausi, le lacrime arrivano comunque....non dite che sono strana, sono di nicchia!!!
domenica 3 febbraio 2008
Influenza letteraria - aggiornamento
Siamo a domenica 3 febbraio, e domani, dopo 10 giorni di "arresti" domiciliari, si torna al lavoro. L'influenza, almeno nei suoi aspetti piu' gravi, sembra passata, anche se la tosse e qualche linea di febbre continuano a farmi compagnia. Devo darvi conto degli altri due libri che ho letto in questi giorni, portando a 4 il numero di quelli terminati, e uno nuovo appena iniziato.
Il primo e' uno dei pochi che mi mancava della serie del commissario Montalbano, di Camilleri, e cioe' La prima indagine di Montalbano, una raccolta di tre racconti delle vicende dell'amato Commissario. Ogni volta che leggo uno dei libri di questa serie, sono combattuta tra la fretta e la voglia di finirlo, e la tristezza di abbandonarlo. Mentre lo leggevo, l'altro giorno, ogni tanto mi scappava da ridere, ci sono delle espressioni impagabili, delle descrizioni di cibo da lasciarti con il sapore di quanto descritto in bocca, ma anche delle serie e acute riflessioni sulla nostra societa', la politica e quanto di brutto e bello c'e' a questo mondo. Inoltre, quello che ad alcuni puo' sembrare un ostacolo, cioe' la lingua siciliana, e' lo strumento per entrare nel mondo del Commissario e delle vicende narrate, e credo che non avrebbero lo stesso impatto e la stessa forza rappresentativa se i libri fossero scritto solamente in italiano.Montalbano, baciamo le mani!!
Ho poi portato a termine una lettura inizata qualche tempo fa e lasciata in sospeso per sovrapposizione di altri libri, e cioe' L'arte del dubbio, di Gianrico Carofiglio (che mia madre si ostina a chamare Capodoglio!!), un libro sulle tecniche di cross-examination nelle aule di tribunale. Un manuale tecnico, rivisitato per renderlo leggibile anche ai non addetti ai lavori.
Ne avevo visto la presentazione al Teatro Eliseo con due attori e l'autore, che avevano messo in scena i contro-esami riportati nel libro, e devo dire che mi e' servito molto per leggere senza intoppi un testo che altrimenti, nonostante gli spunti che ne emergono, puo' risultare ostico.
Interessante, comunque, anche per rendersi conto del lavoro che c'e' dietro un contro-esame fatto da un Pubblico Ministero o da un avvocato, anche perche' abbiamo un idea un po' romantica e poco realistica di queste professioni, grazie alla innumerevole produzione di film e telefilm americani sull'argomento.
Sono ora alle prese con Suite Francese, di Irene Nemirovsky, ma ve ne daro' conto alla fine della lettura. Non mi resta che augurarvi buona domenica e buona lettura!!
Il primo e' uno dei pochi che mi mancava della serie del commissario Montalbano, di Camilleri, e cioe' La prima indagine di Montalbano, una raccolta di tre racconti delle vicende dell'amato Commissario. Ogni volta che leggo uno dei libri di questa serie, sono combattuta tra la fretta e la voglia di finirlo, e la tristezza di abbandonarlo. Mentre lo leggevo, l'altro giorno, ogni tanto mi scappava da ridere, ci sono delle espressioni impagabili, delle descrizioni di cibo da lasciarti con il sapore di quanto descritto in bocca, ma anche delle serie e acute riflessioni sulla nostra societa', la politica e quanto di brutto e bello c'e' a questo mondo. Inoltre, quello che ad alcuni puo' sembrare un ostacolo, cioe' la lingua siciliana, e' lo strumento per entrare nel mondo del Commissario e delle vicende narrate, e credo che non avrebbero lo stesso impatto e la stessa forza rappresentativa se i libri fossero scritto solamente in italiano.Montalbano, baciamo le mani!!
Ho poi portato a termine una lettura inizata qualche tempo fa e lasciata in sospeso per sovrapposizione di altri libri, e cioe' L'arte del dubbio, di Gianrico Carofiglio (che mia madre si ostina a chamare Capodoglio!!), un libro sulle tecniche di cross-examination nelle aule di tribunale. Un manuale tecnico, rivisitato per renderlo leggibile anche ai non addetti ai lavori.
Ne avevo visto la presentazione al Teatro Eliseo con due attori e l'autore, che avevano messo in scena i contro-esami riportati nel libro, e devo dire che mi e' servito molto per leggere senza intoppi un testo che altrimenti, nonostante gli spunti che ne emergono, puo' risultare ostico.
Interessante, comunque, anche per rendersi conto del lavoro che c'e' dietro un contro-esame fatto da un Pubblico Ministero o da un avvocato, anche perche' abbiamo un idea un po' romantica e poco realistica di queste professioni, grazie alla innumerevole produzione di film e telefilm americani sull'argomento.
Sono ora alle prese con Suite Francese, di Irene Nemirovsky, ma ve ne daro' conto alla fine della lettura. Non mi resta che augurarvi buona domenica e buona lettura!!
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