Ho trascorso una splendida settimana di ferie, incluso il giorno dle mio compleanno, lo scorso 6 Novembre.
Dove, vi chiederete? All'universita'. Ho fatto la studentessa a tempo pieno saltando di lezione in lezione e di ricevimento docenti in ricevimento. E' stato davvero bello trascorrere delle ore ad ascoltare la lezione su Pirandello, o sui rapporti tra gli stati europei dopo la seconda guerra mondiale, o sulle strategie da adottare per lanciare un prodotto...Le serate non sono state da meno, ho visto l'anteprima di Popieluzsko, il film Alza la testa alla presenza del cast e del regista, un bellissimo film marocchino, Le grand voyage, che ha inaugurato il MedFilm festival (e sapete che dei film vi daro' conto in recensioni piu' articolate) ma l'evento che piu' mi ha arricchito e' stato il meraviglioso concerto a cui ho assistito domenica sera, concerto inaugurale del Roma Jazz festival. Sto parlando di Stefano Bollani, questa volta in trio con il contabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund. E' stato piu' di un concerto, posso davvero dire che e' stata un'esperienza di vita. Non ho solo ascoltato, ma volato con la mente. Io ed Ezio, durante il primo brano, abbiamo istintivamente chiuso gli occhi, ma devo dire che per il resto del concerto non e' stato neanche necessario. Mi sono talmente immersa nella musica, e nei suoi percorsi, che pur avendo gli occhi aperti non ero presente in sala, se non con la mia parte corporea. Merito dell'elevatissima qualita' dei musicisti , dei percorsi suggeriti dalle note, dalla simpatia di Bollani, insomma tutto rendeva palese il fatto che non stavamo solo assistendo ad un concerto, c'era una palpabile partecipazione emotiva del pubblico,quasi un musicista in piu', e l'effetto e' stato straordinario. Le lacrime, di pura gioia ed emozione, hanno bagnato le mie guance per quasi tutta la durata del concerto.Che meraviglia!! Quando si dice che la musica parla al cuore....
mercoledì 11 novembre 2009
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