La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

mercoledì 25 novembre 2009

W il Jazz! Fresu&Craine, Ammaniti e Almodovar!

L'emozione vissuta ieri sera e' ancora viva e pertanto non posso che cominciare raccontandovi del bellissimo concerto a cui ho assistito ieri sera. Sto parlando del concerto di Paolo Fresu e Uri Craine, secondo appuntamento per me del Roma Jazz Festival, sempre nel mitico Parco della Musica. Una qualita' di altissimo livello, dei musicisti superbi, e la musica...al brano "Si dolce e' il tormento" di Monteverdi ero un fiume di lacrime dall'emozione!!! Che meraviglia, che musica, che esecuzione, che atmosfera! 10 su tutta la linea.
Finito il concerto io ed Ezio ci siamo letteralmente precipitati nel bookshop dell'Auditorium per acquistare i Cd, perche' non riuscivamo a pensare di poter concludere la serata senza riascoltare alcuni dei brani.
Appuntamento a lunedi' prossimo con Richard Galliano.
Passando ai libri, sono reduce dalla lettura dell'ultimo libro di Ammaniti (lo compro a scatola chiusa, mi piace troppo come scrive!). E' stato presentato come un libro meno cupo, diverso rispetto ai precedenti e lo e'.Non perche' manchino anche qui violenza e disastri vari, ma la chiave di lettura di tutto, dalla setta satanica alle morti violente, dalla caccia alla tigre ai rapimenti, e' l'ironia. Tutto e' scritto, avvolto, illuminato da un'ironia invadente, talvolta scontata, ma sempre efficace. Forse, ma e' anche ovvio, manca il pathos e il coinvolgimento rispetto alla storia, chiaramente legato al taglio narrativo scelto.
Scrittura e lettura lisce come l'olio.
Parlando di cinema, due gli ultimi film visti:Good morning, Aman e Gli abbracci spezzati.
Il primo film, italiano, opera prima di Claudio Noce, e' completamente diverso da quello che le critiche mi avevano fatto immaginare, sia come storia che come realizzazione. Non e' un film sull'integrazione, ma piuttosto un film sulla solitudine, e sull'incontro di solitudini. Il film e' girato in modo particolare, in quel tentativo dei nuovi registi di essere "contemporanei" attraverso le tecniche di ripresa e montaggio, a volte in maniera eccessiva, troppo caricata, diciamo un po' impressionisti nel toccare piu' temi e spunti, personaggi. In questo caso anche le storie sono portate al limite, estremizzate, con un effetto di fatica per lo spettatore.
Per Gli abbracci spezzati, e' raro che un film di Almodovar non mi piaccia, soprattutto da un punto di visita puramente estetico, prettamente cinematografico. Il suo modo di girare, le sue immagini, le sue scelte sono davvero belle, e anche questo film lo ha confermato, I pomodori e come vengono inquadrati sono da manuale!Quella che mi e' piaciuta di meno e' la storia, l'ho trovata un po' debole, ad un certo punto e' come se l'avsse buttata un po' li', tanto per raccordare il tutto e farla finita col film …ad esempio, avrei trovato grandioso se avesse fatto finire il film alla scena in cui la Cruz, nel film che il protagonista sta montanto, apre la porta e …fine…l'appendice finale e' un po' superflua, didascalica, cosi' come altre cose all'interno.
Insomma, ha costruito un'attesa, una suspense sulla storia e la sua evoluzione, che poi non ha portato a termine, almeno secondo me. Giudizio sintetico: Al di sotto delle aspettative e delle capacita' del regista.
Dopo questo pot pourri, vi lascio perche' corro alle prove del mio coro!Elenusia

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