Dalla vostra inviata alla Festa del Cinema
Roma, 24 Ottobre
Terza giornata della mia personale Festa del Cinema, con un doppio appuntamento: il film cinese "Li Chun (And the spring comes)" e il film italiano “L'uomo private”.
Ero un po' spaventata, abituata come sono ai film doppiati, perche' il film era in lingua originale (cinese!!ndr), con sottotitoli in inglese e initaliano. Invece devo dire che l'ostacolo sottotitoli e' stato tranquillamente superato, ed ho potuto "gustare" questo meraviglioso film.
Il tema e' quello dei sogni, del tentativo di realizzarli e il racconto porta con se la riflessione su quando e se si debba smettere di inseguirli, se continuare a inseguirli ad ogni costo, e soprattutto I diversi modi in cui reagiscono le persone costrette ad ammettere il proprio fallimento, sia esso privato che professionale. Una sorta di ricerca della felicita', ma con toni ed esiti nettamente superiori della recente versione americana. Splendidi gli attori, bella lastoria,interessante il racconto,attraverso le vite dei protagonosti,della realta' cinese degli anni 80. Avevo quasi paura di scriverne, perche' sentivo la difficolta' di esprimere tutte le emozioni che la visione di questo film ha suscistato in me, e perche' anche le riflessioni a cui ho accennato sono un esito finale e personale dello spettatore attraverso le vite messe in scena, mai un manifesto dogmatico proposto dal regista, quindi il film va visto di persona.
Insomma, se non lo aveste ancora capito (e in questo caso dovrei davvero ridimensionare la stima che ho di voi che leggete), mi e' piaciuto tantissimo!!!!
Ultima nota (!),le arie di Puccini,che hanno dato al quadro quella pennellata che lo rende un capolavoro.
Dopo la visione del film cinese, travolta com'ero dalla sua belleza, ho pensato che forse l'atmosfera della Festa mi aveva contagiato a tal punto che avrei trovato bello qualunque film avessi visto.
Non c'e' voluto molto a ricredermi, sono bastati I primi 20 minuti del film di Emidio Greco,"L'uomo privato", per capire che mi trovavo davanti al primofilm della festa da stroncare.
Ho letto che il regista ha polemizzato sul fatto che il cinema italiano viene portato su e giu' nella scala degli apprezzamenti. Mi dispiace dirlo, ma se si dovesse giudicare il cinema italiano dal suo film, avremmo tutti i motivi per essere esterofili.Avete presente quel labile confine tra una oggetto di classe o di lusso, ed una ostentazione dello stesso, che proprio per il suo essere ostentato diviene ridicolamente kitsch? Il confine tra la scuola e il manierismo? Emidio Greco l'ha oltrepassato. Il suo tenativo di fare un film austero, raccontando il mondo ovattato di persone di elevata classe sociale,nellaTorino "bene",ed il trauma (occhio fisso, sguardo identico dall'inizio alla fine del film...si sara' accorto del trauma?) di un professore,in seguito ad un omicidio in cui si trova coinvolto suo malgardo, fallisce miseramente.
Non c'e' niente da salvare, dopo 20 minuti mi guardavo intorno, alla mezz'ora pregavo dentro di me perche' quella tortura finisse!! E dire che non mi spaventa nulla al cinema, ho visto i film piu' disparati,normalmente etichettati come "mattoni"!!Alla fine della proiezione, senza aver capito la tematica del film, se non forse la conferma della vacuita' della vita di chi possiede troppo denaro,ifischi hanno accompagnato l'uscita dei protagonisti e del regista presenti in sala, che contrariamente a quanto successo nelle proiezioni precedenti, erano saliti sul palco a raccogliere applausi e domande.
Ho letto anche commenti di giornalisti, preoccupati che i delicati ed intimisti film italiani potessero non reggere il confronto con i roboanti film provenienti dall'estero. Secondo me il punto e' un altro: io amo i film intimisti, ma penso che non e' sottraendosi al confronto che si possa renderli piu' belli o interessanti (nel caso in cui meritinoveramente!), e che non si possa sfruttare la chiave dell'intimismo per promuovere spazzatura. Sono due cose diverse, e, come nella vita, chi sceglie di fare un film intimista, deve sapere che il suo film non radunera' folle oceaniche, con tanto di gadgets in vendita. E' la classica questione: la quantita' o la qualita'?? Propongo una sana ricerca dell'equilibrio.
Oggi mi sono un po' dilungata, vi ringrazio se avete avuto il tempo e la pazienzda di leggere fin qui.
Un saluto dalla vostra inviata Elena
lunedì 29 ottobre 2007
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1 commento:
ma che nicchia dici?!
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