Evviva!! Il mio quartiere adesso ha un suo cinema!! Ha riaperto il Cinema Aquila, lo storico Cinema Aquila. Tre sale, la direzione artistica del regista Piccioni, la volonta' di essere un cinema di qualita'!! Che bello, credo che lo frequentero' spesso!!
A proposito di cinema, l'ultimo film visto, domenica scorsa, e' il film libanese Sotto le bombe. Un docu-film che racconta la guerra in Libano del 2006. Una storia straziante, una madre che cerca suo figlio, in una terra dove al posto di una casa e di una sorella ci sono solo macerie, dove le prospettive arrivano fino al giorno dopo al massimo, se si sopravvive ad un bombardamaneto. Un film bello, inquietante per chi non si tappa le orecchie ma ascolta il grido di questa donna che chiede perche', a cui non interessa piu' niente della guerra, delle ragioni, delle religioni, ma vuole soltanto trovare il figlio. Ricordiamoci sempre che dietro un'idea c'e' una persona, e che in nome di un'idea, si sono compiute le piu' atroci tragedie, a volte. L'attenzione alla persona umana rimane sempre un mio pallino, che torna prepotentemente fuori davanti ad un film come quello visto. Elenusia
sabato 24 maggio 2008
Festival delle letterature
E' successo altro, prima del Festival delle letterature, ma troppa l'emozione per rimandare il racconto. Giovedi' scorso sono andata ad assistere ad una delle serate del Festival delle letterature, che normalmente si svolge nella Basilica di Massenzio (o come dicono i cronisti, "nella splendida cornice della Basilica di Massenzio", e, a parte la retorica, e' davvero bello avere in alto le stelle, davanti la Basilica di Massenzio e nelle orecchie le parole degli scrittori protagonisti!). Causa la pioggia torrenziale dei giorni precedenti e della stessa giornata di giovedi', la sede e' stata spostata al Teatro Argentina. Uscita dall'ufficio, alle 1845 ero gia' in fila davanti al teatro per prendere i biglietti gratuiti che avrebbero distribuito dalle 1930, confortata dalla compagnia di Claudio e di Ezio. Presi i biglietti abbiamo fatto una passeggiata a Campo de' Fiori (quanto e' bella Roma a quell'ora in cui, come direbbe Marzullo, il giorno sta per finire e la notte sta per cominciare, quell'aria, e poi quel cielo cosi' terso dopo tutta la pioggia!!). Di nuovo in fila per entrare abbiamo simpaticamente iniziato a chiacchierare con una ragazza in fila con noi, Arabella, per poi trascorrere la serata insieme e venire a sapere che abbiamo conoscenze in comune!!
Comunque, sono inziate le letture, Valeria Solarino ha letto un brano di Jeffrey Deaver, poi lo stesso autore ha letto un inedito. Il secondo scrittore della serata era Carlo Lucarelli, che ci ha deliziato con un racconto, letto da lui stesso, su due piani narrativi: lui bambino a Parma, che scopre Vittorio Bottego, esploratore, la cui statua troneggia nel piazzale della stazione, di fronte la finestra della sua cameretta di bimbo, e i racconti delle esplorazioni del personaggio, in quella Eritrea che e' anche la protagonista del suo ultimo e tanto amato (da me, certo, ma infatti io parlo per me!!) libro. Il tutto accompagnato da un sottofondo musicale di un gruppo, tra cui uno splendido contrabbasso, e un brano suonato anche con un ocarina, verosimilmente una delle famose ocarine di Budrio (sarebbe troppo lunga spiegarvi il mio legame con Budrio e le sue ocarine, e perche' la locandina del festival dell'ocarina di Budrio e' appesa di fronte alla mia scrivania in ufficio!!Pensate solo al Giappone con cui ho a che fare e capirete!!). E' stata una bella lettura, anche molto divertente, nei racconti del bambino, che ci ha deliziato con il suo grido "Specchio riflesso"!Ma la cosa piu' bella e' stata il mio andare a salutare Lucarelli, per dirgli "Sono io la lettrice che le ha mandato il cast!!"...e' successo, l'ho fatto e lui si ricordava, aveva letto anche la mia e-mail con il cast e mi ha detto che lo approva e che proporra' alcuni dei nomi!! Che emozione! Mi ha ancora ringraziato per l'e-mail e io gli ho detto che ho scritto quello che pensavo veramente. Sono proprio contenta!! W Lucarelli! Come preparazione alla serata, avevo nel frattempo letto i suoi romanzi con protagonista il Commissario De Luca, la cui principale caratteristica e' una fastiodiossima gastrite, ed una stanchezza atavica che lo prende di soprassalto. Molto interessante il racconto storico sempre alle spalle del protagonista, che passa dalla Repubblica di Salo' ai giorni caldi delle elezioni dell'Aprile 1948, coinvolgendo a stretto giro il commissario, che continua a ripetere a tutti quelli che vogliono collocarlo da una parte 0 dall'altra: " Io sono un poliziotto"! Ve li consiglio, soprattutto nell'edizione Sellerio che li riunisce tutti (la scelta dell'edizione e' legata ad un discorso economico, 16 euro per 3 romanzi, di questi tempi!!). Elenachelegge
Comunque, sono inziate le letture, Valeria Solarino ha letto un brano di Jeffrey Deaver, poi lo stesso autore ha letto un inedito. Il secondo scrittore della serata era Carlo Lucarelli, che ci ha deliziato con un racconto, letto da lui stesso, su due piani narrativi: lui bambino a Parma, che scopre Vittorio Bottego, esploratore, la cui statua troneggia nel piazzale della stazione, di fronte la finestra della sua cameretta di bimbo, e i racconti delle esplorazioni del personaggio, in quella Eritrea che e' anche la protagonista del suo ultimo e tanto amato (da me, certo, ma infatti io parlo per me!!) libro. Il tutto accompagnato da un sottofondo musicale di un gruppo, tra cui uno splendido contrabbasso, e un brano suonato anche con un ocarina, verosimilmente una delle famose ocarine di Budrio (sarebbe troppo lunga spiegarvi il mio legame con Budrio e le sue ocarine, e perche' la locandina del festival dell'ocarina di Budrio e' appesa di fronte alla mia scrivania in ufficio!!Pensate solo al Giappone con cui ho a che fare e capirete!!). E' stata una bella lettura, anche molto divertente, nei racconti del bambino, che ci ha deliziato con il suo grido "Specchio riflesso"!Ma la cosa piu' bella e' stata il mio andare a salutare Lucarelli, per dirgli "Sono io la lettrice che le ha mandato il cast!!"...e' successo, l'ho fatto e lui si ricordava, aveva letto anche la mia e-mail con il cast e mi ha detto che lo approva e che proporra' alcuni dei nomi!! Che emozione! Mi ha ancora ringraziato per l'e-mail e io gli ho detto che ho scritto quello che pensavo veramente. Sono proprio contenta!! W Lucarelli! Come preparazione alla serata, avevo nel frattempo letto i suoi romanzi con protagonista il Commissario De Luca, la cui principale caratteristica e' una fastiodiossima gastrite, ed una stanchezza atavica che lo prende di soprassalto. Molto interessante il racconto storico sempre alle spalle del protagonista, che passa dalla Repubblica di Salo' ai giorni caldi delle elezioni dell'Aprile 1948, coinvolgendo a stretto giro il commissario, che continua a ripetere a tutti quelli che vogliono collocarlo da una parte 0 dall'altra: " Io sono un poliziotto"! Ve li consiglio, soprattutto nell'edizione Sellerio che li riunisce tutti (la scelta dell'edizione e' legata ad un discorso economico, 16 euro per 3 romanzi, di questi tempi!!). Elenachelegge
sabato 10 maggio 2008
Libro giallo, film giallo ocra
Un post congiunto, per l'ultimo libro letto e l'ultimo film visto.
Il canpo del vasaio di Camilleri, una nuova puntata della serie del Commissario Montalbano.
E' diffile parlare di questi libri di Camilleri, nel senso che ovviamente se ne puo' leggere anche solo uno, l'ultimo, ma secondo me se ne coglie solo una parte. I personaggi, che io conosco sin dal primo libro della serie, e' come se fossero miei amici, li conosco,li amo, so come la pensano, vedo le loro evoluzioni, la loro crescita', i loro errori, i loro sentimenti. E' un mondo in cui si entra pian piano, e' come una comitiva che si frequenta da tempo, ci sono cose che un nuovo arrivato potra' capire e gustare solo dopo un periodo di conoscenza. Pertanto, il mio invito, e' a cominciare al primo libro, di Camilleri, La Forma dell'acqua, e iniziare a tracciare il cammino insieme all'amico Comissario, al suo animo, ai suoi luoghi e alle persone che lo circondano, non ultimo ai piatti che si gusta nella Trattoria di Enzo o di Calogero!!
L'ultimo film visto e' Il treno per il Darjeeling. Un film divertente, ma con grandi spunti di riflessione, uno di quei film che ti fanno uscire con il sorriso sulle labbra. Bravi gli attori, mi sono piaciute molto le caratterizzazioni dei personaggi, anche perche' in uno di loro mi sono vista come in uno specchio (se mi conoscete bene capirete quale dei tre mi rappresenta!!). Un film giallo ocra, quel giallo che scalda, se dovessi scegliere un colore per rappresentarlo. Da vedere.
Elenchecolora
Il canpo del vasaio di Camilleri, una nuova puntata della serie del Commissario Montalbano.
E' diffile parlare di questi libri di Camilleri, nel senso che ovviamente se ne puo' leggere anche solo uno, l'ultimo, ma secondo me se ne coglie solo una parte. I personaggi, che io conosco sin dal primo libro della serie, e' come se fossero miei amici, li conosco,li amo, so come la pensano, vedo le loro evoluzioni, la loro crescita', i loro errori, i loro sentimenti. E' un mondo in cui si entra pian piano, e' come una comitiva che si frequenta da tempo, ci sono cose che un nuovo arrivato potra' capire e gustare solo dopo un periodo di conoscenza. Pertanto, il mio invito, e' a cominciare al primo libro, di Camilleri, La Forma dell'acqua, e iniziare a tracciare il cammino insieme all'amico Comissario, al suo animo, ai suoi luoghi e alle persone che lo circondano, non ultimo ai piatti che si gusta nella Trattoria di Enzo o di Calogero!!
L'ultimo film visto e' Il treno per il Darjeeling. Un film divertente, ma con grandi spunti di riflessione, uno di quei film che ti fanno uscire con il sorriso sulle labbra. Bravi gli attori, mi sono piaciute molto le caratterizzazioni dei personaggi, anche perche' in uno di loro mi sono vista come in uno specchio (se mi conoscete bene capirete quale dei tre mi rappresenta!!). Un film giallo ocra, quel giallo che scalda, se dovessi scegliere un colore per rappresentarlo. Da vedere.
Elenchecolora
Riepilogo - eventi
Come vedete, sono ancora alle prese con i riepiloghi. Questa volta parliamo di eventi.
Il primo che voglio raccontarvi e' il solito, amato,imperdibile incontro d'autore all'Auditorium, quest'anno nell'ambito della rassegna Storia della canzone italiana, incontri guidati, come gia' detto altre volte, dai giornalisti musicali Gino Castaldo e Ernesto Assante :)!.L'incontro dello scorso 7 Aprile a cui ho assistito era con Fiorella Mannoia. Con lei basta il nome per raccontare una serata splendida, in cui abbiamo ripercorso la sua carriera attraverso alcuni brani indimenticabili, cantati dal vivo accompagnata dal solo pianoforte...brividi solo a ricordarlo!
Poi la sorpresa, spiazzante: Fiorella recita un monologo comico...e' stata davvero bravissima, ha delle capacita' recitative notevoli, ma e' pur vero che aveva un testo esilarante, "Gola" di Mattia Torre. E' stato un incontro magico, una di quelle serate particolari in cui si crea un'atmosfera speciale, irripetibile e forse impossibile da comunicare a parole a chi non c'era.
Sempre all'Auditorium (mia madre mi dice sempre che dovrei comprare una brandina e dormire li', visto che ci vado cosi' spesso!!), il 28 Aprile e' stato il momento delle Interviste Impossibili, uno spettacolo nato tanti anni fa alla Radio, che ora viene riproposto in forma scenica, ma sempre ricalcando il modello radiofonico. Autori, Registi si fanno intervistatori di un personaggio di fantasia, di un protagonista di un libro, di uno scrittore o musicista ormai appartenente alla storia. Nella serata a cui ho assistito la regista Emma Dante intervistava Polifemo, impersonato dall'attore Salvatore D'Onofrio, l'amato Carlo Lucarelli intervistava Edgar Allan Poe impersonato da Sergio Rubini e l'amato Camilleri Venerdi' di Robinson Crusoe, una scatenata Sabina Guzzanti.
A parte la nota comica di mia madre che si e' addormentata appena spente le luci (ma poi sono riuscita a svegliarla per farle assistere almeno all'intervista di Camilleri, che a lei piace tanto!), e' stata una bellissima serata. Ero davvero curiosa di capire come poteva realizzarsi una simile operazione, ed ognuno l'ha fatto a suo modo. Molto teatrale e comico l'intervento di Emma Dante, profondo e psicologico quello di Lucarelli, che si e' confrontato con Poe come se fosse il suo specchio (ottima la scelta di Rubini), ironico come bene sa esserlo Camilleri, affiancato da una Sabina Guzzanti/Venerdi' irresistibile!! Ho preso gia' i biglietti per la prossima serata, che sara' il 26 Maggio, ve ne parlero' a tempo debito.
Ultimo contributo, la serata di Danza Butoh Giapponese e di Jazz Sperimentale a cui ho assistito al Teatro Furio Camillo. L'iniziativa e' partita da Dompa, perche' suo fratello suonava nella prima parte dello spettacolo. E' stato bello scoprire uno spazio come quello di questo piccolo teatro, e assistere ad uno spettacolo cosi' particolare (altro punto importante nel mio corso di studi da presidente del Club La Nicchia!!). Facendo delle ricerce successivamente ho scoperto il nome della danza e della filosofia che c'e' dietro. Sul momento ho assistito alla performance di questi ballerini, Maddalena Gana e Atsushi Takenouchi, in due momenti diversi, accompagnati da musicisti alle prese con strumenti non convenzionali, con suoni prodotti anche da oggetti di suo quotidiano (il mio preferito il vasetto di coccio, con il suono prodotto dal coperchio che veniva fatto girare, strusciando sul vasetto). Questa danza si mette in comunicazione con l'universo, con il fluire degli elementi naturali, creando un armonia tra il mondo dentro e fuori di noi.
Molto interessante, anche se la lughezza del pezzo mi aveva un po' fiaccato.
Rileggo quanto scritto, e poi penso: ma come si fa a chiedermi perche' mi piace vivere a Roma??Elenamondana
Il primo che voglio raccontarvi e' il solito, amato,imperdibile incontro d'autore all'Auditorium, quest'anno nell'ambito della rassegna Storia della canzone italiana, incontri guidati, come gia' detto altre volte, dai giornalisti musicali Gino Castaldo e Ernesto Assante :)!.L'incontro dello scorso 7 Aprile a cui ho assistito era con Fiorella Mannoia. Con lei basta il nome per raccontare una serata splendida, in cui abbiamo ripercorso la sua carriera attraverso alcuni brani indimenticabili, cantati dal vivo accompagnata dal solo pianoforte...brividi solo a ricordarlo!
Poi la sorpresa, spiazzante: Fiorella recita un monologo comico...e' stata davvero bravissima, ha delle capacita' recitative notevoli, ma e' pur vero che aveva un testo esilarante, "Gola" di Mattia Torre. E' stato un incontro magico, una di quelle serate particolari in cui si crea un'atmosfera speciale, irripetibile e forse impossibile da comunicare a parole a chi non c'era.
Sempre all'Auditorium (mia madre mi dice sempre che dovrei comprare una brandina e dormire li', visto che ci vado cosi' spesso!!), il 28 Aprile e' stato il momento delle Interviste Impossibili, uno spettacolo nato tanti anni fa alla Radio, che ora viene riproposto in forma scenica, ma sempre ricalcando il modello radiofonico. Autori, Registi si fanno intervistatori di un personaggio di fantasia, di un protagonista di un libro, di uno scrittore o musicista ormai appartenente alla storia. Nella serata a cui ho assistito la regista Emma Dante intervistava Polifemo, impersonato dall'attore Salvatore D'Onofrio, l'amato Carlo Lucarelli intervistava Edgar Allan Poe impersonato da Sergio Rubini e l'amato Camilleri Venerdi' di Robinson Crusoe, una scatenata Sabina Guzzanti.
A parte la nota comica di mia madre che si e' addormentata appena spente le luci (ma poi sono riuscita a svegliarla per farle assistere almeno all'intervista di Camilleri, che a lei piace tanto!), e' stata una bellissima serata. Ero davvero curiosa di capire come poteva realizzarsi una simile operazione, ed ognuno l'ha fatto a suo modo. Molto teatrale e comico l'intervento di Emma Dante, profondo e psicologico quello di Lucarelli, che si e' confrontato con Poe come se fosse il suo specchio (ottima la scelta di Rubini), ironico come bene sa esserlo Camilleri, affiancato da una Sabina Guzzanti/Venerdi' irresistibile!! Ho preso gia' i biglietti per la prossima serata, che sara' il 26 Maggio, ve ne parlero' a tempo debito.
Ultimo contributo, la serata di Danza Butoh Giapponese e di Jazz Sperimentale a cui ho assistito al Teatro Furio Camillo. L'iniziativa e' partita da Dompa, perche' suo fratello suonava nella prima parte dello spettacolo. E' stato bello scoprire uno spazio come quello di questo piccolo teatro, e assistere ad uno spettacolo cosi' particolare (altro punto importante nel mio corso di studi da presidente del Club La Nicchia!!). Facendo delle ricerce successivamente ho scoperto il nome della danza e della filosofia che c'e' dietro. Sul momento ho assistito alla performance di questi ballerini, Maddalena Gana e Atsushi Takenouchi, in due momenti diversi, accompagnati da musicisti alle prese con strumenti non convenzionali, con suoni prodotti anche da oggetti di suo quotidiano (il mio preferito il vasetto di coccio, con il suono prodotto dal coperchio che veniva fatto girare, strusciando sul vasetto). Questa danza si mette in comunicazione con l'universo, con il fluire degli elementi naturali, creando un armonia tra il mondo dentro e fuori di noi.
Molto interessante, anche se la lughezza del pezzo mi aveva un po' fiaccato.
Rileggo quanto scritto, e poi penso: ma come si fa a chiedermi perche' mi piace vivere a Roma??Elenamondana
sabato 3 maggio 2008
Riepilogo Libri
Seconda puntata del riepilogo,questa volta dedicato ai libri.
OSCAR E LA DAMA ROSA - Una sera, dopo un cinema, Don Paolo aveva parlato a me e a Filomena di questo piccolo libro come di una piccola perla da non perdere. L'ho comprato,l'ho letto in due ore, e dopo averlo letto e' partita una piccola catena di prestiti, da Mauro a Maria Grazia,suo marito e poi Elisabetta, una copia l'ho regalata a Pietro, insomma, un libro da passaparola. Un condensato di amore, i grandi temi affrontati con semplicita' in poche pagine ma con grande profondita'. Non voglio drivi altro, mi sembrerebbe di sciuparne la lettura.
L'OTTAVA VIBRAZIONE - Non avevo potuto raccontarvi, essedo in arretrato, della presentazione del libro a cui ho partecipato, con tanto di dedica personalizzata a corredo del libro.
Ho letto il libro, mi e' piaciuto tantissimo, ho scritto all'autore la seguente e-mail:
Caro Carlo, ero presente alla presentazione del nuovo libro alla Feltrinelli di via Appia,a Roma, lo scorso 8 aprile. Oltre alla soddisfazione di avere ascoltato una presentazione appassionata e non banale, di aver acquistato il libro e di avere avuto anche la dedica personalizzata, la serata si era conclusa con il mio proposito di farle sapere che il libro mi era piaciuto (le probabilita' erano altissime ancor prima di iniziare a leggerlo)non appena se ne fosse presentata l'occasione dopo la lettura. L'occasione era gia' decisa da tempo e cioe' la serata delle Interviste Impossibili di lunedi' prossimo all'Auditorium(biglietti acquistati da mesi!), ma era anche la risposta ad un desiderio da lei espresso durante la presentazione, di incontrare lettori che le esprimessero il loro apprezzamento sul libro.
Non ho saputo resistere!! Lunedi' e' troppo lontano. Ho finito di leggere il libro questa sera e non sono riuscita, nonostante l'ora, a trattenermi dallo scrivere. Grazie, grazie di cuore. Ho letto il libro con la matita in mano, per sottolineare i momenti piu' belli, e questo non succede sempre quando leggo. Ho iniziato a leggere il libro con la smania, l'avidita', la passione della mia volonta' di leggerlo, ma mi sono dovuta arrendere subito.Il testo chiedeva un suo tempo, ho dovuto fermarmi sulla pagina, adeguare il mio ritmo a quello che si respirava nelle pagine, il caldo di Massaua a scandire anche la mia lettura. Ho amato, odiato, sospettato dei personaggi, ho sorriso di Sciortino e delle sue espressioni, perche'sono abruzzese, e Freghete Cumpa' e' il nostro inno regionale! Mi sono un po' innamorata di Serra, sebbene gli uomini bassi non mi piacciano, e ho sperato fino all'ultima riga che il suo impeto finale lo salvasse, ho pianto per l'amore di Ahmed, ho provato grande tenerezza per Branciamore e la sua madama. Ho gioito della presenza dell'autore nei suoi "ma non dice cosi,dice"..seguito dalla versione dialettale dell'espressione del personaggio di turno. Mi e' sembrata quasi una delicatezza materna, un'accompagnare il lettore per mano, agli inizi, per non farlo spaventare, per fargli capire il meccanismo. Grazie di tutto questo.
p.s. Il libro e' davvero cinematografico,c'e' gia' una> spettatrice per il film! Mentre leggevo mi venivano in mente i volti degli attori che sarebbero perfetti per alcuni ruoli. Appena terminato il mio casting mentale,le faccio avere i nomi!
La cosa ancora piu' bella e' che Carlo Lucarelli mi ha risposto! E' un grande!
VUOI STAR ZITTA, PER FAVORE? - Ho letto questo libro di Carver grazie ad un evento che abbiamo organizzato in ufficio in occasione della Festa mondiale del Libro. Io e Silvia abbiamo deciso di proporre uno scambio di libri, ciascuno dei partecipanti doveva portare un libro letto e che voleva che altri leggessero. E' stata una bella iniziativa, abbiamo avuto 15 partecipanti!
Il libro e' una raccolta di racconti. Sono davvero short stories, e le definieri spiazzanti. L'autore riesce a buttare il lettore nel pieno di una storia che cominicia prima di quanto viene raccontato, la sensazione e' di venire catapultati dentro la vicenda, e altrettanto bruscamente catapultati fuori, perche' finiscono le righe scritte, il racconto dell'autore, ma non si conclude la vicenda narrata all'interno.
Non conoscevo l'autore e poi ho spento la luce sul comodino. Questa sarebbe la frase finale se quello che ho scritto fosse un suo racconto, ma io non sono lui e vi dico che il libro mi e' piaciuto.
UN GIORNI IN PIU' - Ultima fatica di Fabio Volo, che leggo sempre con piacere. La cosa che mi piace di piu' della sua scrittura e' il racconto delle cose piu' vicine alla vita quotidiana, di piccoli gesti, pensieri, in cui tutti possiamo un po' riconoscerci. Mi da' sempre un senso di familiarita', di casa.
Buonanotte da Elenachelegge
OSCAR E LA DAMA ROSA - Una sera, dopo un cinema, Don Paolo aveva parlato a me e a Filomena di questo piccolo libro come di una piccola perla da non perdere. L'ho comprato,l'ho letto in due ore, e dopo averlo letto e' partita una piccola catena di prestiti, da Mauro a Maria Grazia,suo marito e poi Elisabetta, una copia l'ho regalata a Pietro, insomma, un libro da passaparola. Un condensato di amore, i grandi temi affrontati con semplicita' in poche pagine ma con grande profondita'. Non voglio drivi altro, mi sembrerebbe di sciuparne la lettura.
L'OTTAVA VIBRAZIONE - Non avevo potuto raccontarvi, essedo in arretrato, della presentazione del libro a cui ho partecipato, con tanto di dedica personalizzata a corredo del libro.
Ho letto il libro, mi e' piaciuto tantissimo, ho scritto all'autore la seguente e-mail:
Caro Carlo, ero presente alla presentazione del nuovo libro alla Feltrinelli di via Appia,a Roma, lo scorso 8 aprile. Oltre alla soddisfazione di avere ascoltato una presentazione appassionata e non banale, di aver acquistato il libro e di avere avuto anche la dedica personalizzata, la serata si era conclusa con il mio proposito di farle sapere che il libro mi era piaciuto (le probabilita' erano altissime ancor prima di iniziare a leggerlo)non appena se ne fosse presentata l'occasione dopo la lettura. L'occasione era gia' decisa da tempo e cioe' la serata delle Interviste Impossibili di lunedi' prossimo all'Auditorium(biglietti acquistati da mesi!), ma era anche la risposta ad un desiderio da lei espresso durante la presentazione, di incontrare lettori che le esprimessero il loro apprezzamento sul libro.
Non ho saputo resistere!! Lunedi' e' troppo lontano. Ho finito di leggere il libro questa sera e non sono riuscita, nonostante l'ora, a trattenermi dallo scrivere. Grazie, grazie di cuore. Ho letto il libro con la matita in mano, per sottolineare i momenti piu' belli, e questo non succede sempre quando leggo. Ho iniziato a leggere il libro con la smania, l'avidita', la passione della mia volonta' di leggerlo, ma mi sono dovuta arrendere subito.Il testo chiedeva un suo tempo, ho dovuto fermarmi sulla pagina, adeguare il mio ritmo a quello che si respirava nelle pagine, il caldo di Massaua a scandire anche la mia lettura. Ho amato, odiato, sospettato dei personaggi, ho sorriso di Sciortino e delle sue espressioni, perche'sono abruzzese, e Freghete Cumpa' e' il nostro inno regionale! Mi sono un po' innamorata di Serra, sebbene gli uomini bassi non mi piacciano, e ho sperato fino all'ultima riga che il suo impeto finale lo salvasse, ho pianto per l'amore di Ahmed, ho provato grande tenerezza per Branciamore e la sua madama. Ho gioito della presenza dell'autore nei suoi "ma non dice cosi,dice"..seguito dalla versione dialettale dell'espressione del personaggio di turno. Mi e' sembrata quasi una delicatezza materna, un'accompagnare il lettore per mano, agli inizi, per non farlo spaventare, per fargli capire il meccanismo. Grazie di tutto questo.
p.s. Il libro e' davvero cinematografico,c'e' gia' una> spettatrice per il film! Mentre leggevo mi venivano in mente i volti degli attori che sarebbero perfetti per alcuni ruoli. Appena terminato il mio casting mentale,le faccio avere i nomi!
La cosa ancora piu' bella e' che Carlo Lucarelli mi ha risposto! E' un grande!
VUOI STAR ZITTA, PER FAVORE? - Ho letto questo libro di Carver grazie ad un evento che abbiamo organizzato in ufficio in occasione della Festa mondiale del Libro. Io e Silvia abbiamo deciso di proporre uno scambio di libri, ciascuno dei partecipanti doveva portare un libro letto e che voleva che altri leggessero. E' stata una bella iniziativa, abbiamo avuto 15 partecipanti!
Il libro e' una raccolta di racconti. Sono davvero short stories, e le definieri spiazzanti. L'autore riesce a buttare il lettore nel pieno di una storia che cominicia prima di quanto viene raccontato, la sensazione e' di venire catapultati dentro la vicenda, e altrettanto bruscamente catapultati fuori, perche' finiscono le righe scritte, il racconto dell'autore, ma non si conclude la vicenda narrata all'interno.
Non conoscevo l'autore e poi ho spento la luce sul comodino. Questa sarebbe la frase finale se quello che ho scritto fosse un suo racconto, ma io non sono lui e vi dico che il libro mi e' piaciuto.
UN GIORNI IN PIU' - Ultima fatica di Fabio Volo, che leggo sempre con piacere. La cosa che mi piace di piu' della sua scrittura e' il racconto delle cose piu' vicine alla vita quotidiana, di piccoli gesti, pensieri, in cui tutti possiamo un po' riconoscerci. Mi da' sempre un senso di familiarita', di casa.
Buonanotte da Elenachelegge
Riepilogo Film
Mi sono resa conto di essere rimasta parecchio indietro,nonostante il riepilogo dello scorso 21 aprile, per cui ho deciso di fare diversi post di riepilogo, divisi per argomento. Comininciamo dai film che ho visto.
Non pensarci - Con alcuni colleghi e la mia amica Filomena siamo andati all'anteprima del film Non pensarci. Protagonisti Valerio Mastrandrea, Anita Caprioli ed il mitico Giuseppe Battiston, che ormai seguo da anni in ogni sua impresa cinematografica. Una commedia divertente, con spunti di riflessione, che ha saputo regalarci delle ore divertenti senza essere banale o volgare. Un film che consiglio, vista la rarita' di commedie di qualita'. Bravi gli attori, bella la colonna sonora, un film col giusto ritmo.
Mars - Dove nascono i sogni - un film russo, che ha impiegato quattro anni per arrivare in Italia, e che e' stato in programmazione solamente al cinema Farnese: come non mancare? Il film veniva definito dalla critica come Felliniano, e lo era davvero! Alcuni personaggi sembravano davvero catapultati da una pellicola di Fellini. Atmosfere surreali, favolistiche, ma con la grande capacita' di raccontare un presente ed una realta' spesso drammatica. Il surreale che svela l'assurdo che a volte si trova nel quotidiano. Le persone e le storie che si generano dal racconto dei loro sentimenti, delle loro vite o di quelle che avrebbero voluto vivere. E poi, Miss Treccia e la fabbrica di peluche!! Vi ho incuriosito??
Bienvenue Chez Ch'tis - questo film merita che racconti l'evento, oltre che un giudizio sul film stesso. La proiezione era prevista alle 2000 al sempre citato cinema Farnese, nell'ambito di una rassegna di anteprime di film francesi. Avevo appuntamento con Elisabeth, che era mia ospite per il fine settimana, alle 2000 davanti al cinema, perche' normalmente il numero di spettatori di un film francese non supera la decina. Grande la nostra meraviglia nel vedere una lunghissima fila che arrivava fino alla statua di Giordano Bruno!Ancor piu' grande la meraviglia quando abbiamo saputo che eravamo in fila per lo spettacolo delle 2230! Siamo finalmente riuscite a prendere due degli ultimi 10 biglietti, e sono anche stata bonariamente rimproverata dal direttore del cinema, che ormai mi conosce, per non aver pensato a scrivergli chiedendo di tenermi due biglietti per le 2000! Comunque, poco male, siamo andate a mangiare nei dintorni, e siamo tornate alle 2200, mettendoci in fila ad aspettare che uscissero gli spettatori del primo turno. In fila con noi c'erano due attori italiani, Claudio Bigagli, che sicuramente alcuni di voi ricordano in Mediterraneo, per citare un film, e il suo amico attore Paco Reconti, che ha recitato in Vajont, tra gli altri, con la sua compagna. Beh, e' stato davvero piacevole chia cchierare con loro di cinema,trovare somiglianza tra il regista Danny Boon e altri attori o politici italiani, e scherzare sul film che stavamo per vedere, augurandoci che valesse la pena aver fatto tutta quella fila!!
Ne valeva davvero la pena! Una commedia divertentissima, che sta sbancando i botteghini francesi. La trama e' abbastanza semplice: un direttore di un ufficio postale del sud della Francia viene trasferito, per punizione, in un ufficio del Nord. La notizia, carico com'e' di tutti i pregiudizi e degli stereotipi riguardo il Nord e la sua popolazione, e' catastrofica.La moglie si rifiuta di seguirlo, e il poveretto parte solo e sconsolato, con tanto di colbacco per affrontare le polari temperature del luogo in cui va a vivere! Dopo i primi goffi approcci, l'uomo scopre un mondo completamente diverso, fatto di gente affabile, ma la comicita' nasce dal fatto che non riesce a raccontare a nessuno la sua scoperta, e deve tenere il gioco del povero disperato caso umano. Il tutto condito dalle differenze dei dialetti che inevitabilmente creano equivoci e involontaria comicita', dalla rappresentazione delle varie umanita' dei personaggi coinvolti e dalla tenerezza che ne consegue. E in fondo, tra una risata e l'altra, la riflessione sui nostri, a volte ridicoli, preconcetti. Un invito a partire e parlare solo dopo aver visto con i propri occhi!!
Dopo la proiezione, nonostante l'ora tarda, il regista, nonche' co-protagonista del film, e' venuto comunque a salutarci in sala, ed ha fatto un piccolo teatrino con la giornalista che lo intervistava in francese: spassoso!
Tutta la vita davanti - l'ultimo film di Virzi', che si segue sempre con affetto, perche' ha la capacita' di raccontare cose serie e grandi sempre con grande levita', senza pero' togliere spessore a quello che racconta. Un film che e' davvero una "botta", per rendere l'idea, perche' tra canti, motivatrici, macchiette, sindacalisti e Grande Fratello, racconta la drammaticta' del lavoro ai nostri giorni, delle povere prospettive che hanno i giovani, nonostante laurea, master, capacita' e voglia di lavorare. Molto brava la protagonista, Isabella Ragonese, ma anche Valerio Mastrandrea, Elio Germano, la Ferilli. Un bel fim, da vedere!
Nessuna qualita' agli eroi- il film era andato al festival di Venezia, e ne era uscito con le ossa rotte, qualificato come film "difficile". Lo e', nel senso che ovviamente non e' un film di cassetta. L'ho trovato comunque interessante per il modo di raccontare le vicende interiori dei personaggi. Uno dei protagonisti, interpretato da Bruno Todeschini, si trova ad affrontare i propri drammi personali, la morte del padre,pittore di fama, ma anche la soggezione psicologica che ne subiva, nel confronto con un ragazzo, interpretato da Elio Germano. Il personaggio di Elio Germano sembra essere uno specchio per Bruno, e le vicende si fondono, si mescolano, confuse anche da visioni oniriche che acuiscono ancor di piu' lo spaesamento e il senso d'angoscia sucitati dalla vicenda. Perfetto scenario la citta' di Torino. La scelta di un taglio netto delle scene risultava eccessiva, anche se si intuiva la motivazione stilistica. Non consigliato se siete giu' di corda!
I demoni di San Pietroburgo - Bello, arioso, con quei tocchi di regia che riesci a gustare apertamente, con gli attori perfetti nel loro ruolo, un Roberto Herlitza da standing ovation, Miki Manojlovic , la Crescentini, il tanto ammirato Filippo Timi in un Gusiev eccezionale, insomma bravi, bravi, bravi.
Come ha detto il mio caro collega Cristiano, uno di quei film che vorresti durasse almeno sei ore, perche' non vorresti mai uscire da quelle atmosfere, rimanere a contatto con la Storia, con i personaggi, con il racconto della vita di uno scrittore come Dostoevskij, che io personalmente adoro. Un film imperdibile, se avete letto Delitto e Castigo o I fratelli Karamazov!
La rassegna cinematografica finisce qui, almeno fino al prossimo film , cioe' domani con Un treno per il Darjeeling. Buon cinema a tutti! Elena
Non pensarci - Con alcuni colleghi e la mia amica Filomena siamo andati all'anteprima del film Non pensarci. Protagonisti Valerio Mastrandrea, Anita Caprioli ed il mitico Giuseppe Battiston, che ormai seguo da anni in ogni sua impresa cinematografica. Una commedia divertente, con spunti di riflessione, che ha saputo regalarci delle ore divertenti senza essere banale o volgare. Un film che consiglio, vista la rarita' di commedie di qualita'. Bravi gli attori, bella la colonna sonora, un film col giusto ritmo.
Mars - Dove nascono i sogni - un film russo, che ha impiegato quattro anni per arrivare in Italia, e che e' stato in programmazione solamente al cinema Farnese: come non mancare? Il film veniva definito dalla critica come Felliniano, e lo era davvero! Alcuni personaggi sembravano davvero catapultati da una pellicola di Fellini. Atmosfere surreali, favolistiche, ma con la grande capacita' di raccontare un presente ed una realta' spesso drammatica. Il surreale che svela l'assurdo che a volte si trova nel quotidiano. Le persone e le storie che si generano dal racconto dei loro sentimenti, delle loro vite o di quelle che avrebbero voluto vivere. E poi, Miss Treccia e la fabbrica di peluche!! Vi ho incuriosito??
Bienvenue Chez Ch'tis - questo film merita che racconti l'evento, oltre che un giudizio sul film stesso. La proiezione era prevista alle 2000 al sempre citato cinema Farnese, nell'ambito di una rassegna di anteprime di film francesi. Avevo appuntamento con Elisabeth, che era mia ospite per il fine settimana, alle 2000 davanti al cinema, perche' normalmente il numero di spettatori di un film francese non supera la decina. Grande la nostra meraviglia nel vedere una lunghissima fila che arrivava fino alla statua di Giordano Bruno!Ancor piu' grande la meraviglia quando abbiamo saputo che eravamo in fila per lo spettacolo delle 2230! Siamo finalmente riuscite a prendere due degli ultimi 10 biglietti, e sono anche stata bonariamente rimproverata dal direttore del cinema, che ormai mi conosce, per non aver pensato a scrivergli chiedendo di tenermi due biglietti per le 2000! Comunque, poco male, siamo andate a mangiare nei dintorni, e siamo tornate alle 2200, mettendoci in fila ad aspettare che uscissero gli spettatori del primo turno. In fila con noi c'erano due attori italiani, Claudio Bigagli, che sicuramente alcuni di voi ricordano in Mediterraneo, per citare un film, e il suo amico attore Paco Reconti, che ha recitato in Vajont, tra gli altri, con la sua compagna. Beh, e' stato davvero piacevole chia cchierare con loro di cinema,trovare somiglianza tra il regista Danny Boon e altri attori o politici italiani, e scherzare sul film che stavamo per vedere, augurandoci che valesse la pena aver fatto tutta quella fila!!
Ne valeva davvero la pena! Una commedia divertentissima, che sta sbancando i botteghini francesi. La trama e' abbastanza semplice: un direttore di un ufficio postale del sud della Francia viene trasferito, per punizione, in un ufficio del Nord. La notizia, carico com'e' di tutti i pregiudizi e degli stereotipi riguardo il Nord e la sua popolazione, e' catastrofica.La moglie si rifiuta di seguirlo, e il poveretto parte solo e sconsolato, con tanto di colbacco per affrontare le polari temperature del luogo in cui va a vivere! Dopo i primi goffi approcci, l'uomo scopre un mondo completamente diverso, fatto di gente affabile, ma la comicita' nasce dal fatto che non riesce a raccontare a nessuno la sua scoperta, e deve tenere il gioco del povero disperato caso umano. Il tutto condito dalle differenze dei dialetti che inevitabilmente creano equivoci e involontaria comicita', dalla rappresentazione delle varie umanita' dei personaggi coinvolti e dalla tenerezza che ne consegue. E in fondo, tra una risata e l'altra, la riflessione sui nostri, a volte ridicoli, preconcetti. Un invito a partire e parlare solo dopo aver visto con i propri occhi!!
Dopo la proiezione, nonostante l'ora tarda, il regista, nonche' co-protagonista del film, e' venuto comunque a salutarci in sala, ed ha fatto un piccolo teatrino con la giornalista che lo intervistava in francese: spassoso!
Tutta la vita davanti - l'ultimo film di Virzi', che si segue sempre con affetto, perche' ha la capacita' di raccontare cose serie e grandi sempre con grande levita', senza pero' togliere spessore a quello che racconta. Un film che e' davvero una "botta", per rendere l'idea, perche' tra canti, motivatrici, macchiette, sindacalisti e Grande Fratello, racconta la drammaticta' del lavoro ai nostri giorni, delle povere prospettive che hanno i giovani, nonostante laurea, master, capacita' e voglia di lavorare. Molto brava la protagonista, Isabella Ragonese, ma anche Valerio Mastrandrea, Elio Germano, la Ferilli. Un bel fim, da vedere!
Nessuna qualita' agli eroi- il film era andato al festival di Venezia, e ne era uscito con le ossa rotte, qualificato come film "difficile". Lo e', nel senso che ovviamente non e' un film di cassetta. L'ho trovato comunque interessante per il modo di raccontare le vicende interiori dei personaggi. Uno dei protagonisti, interpretato da Bruno Todeschini, si trova ad affrontare i propri drammi personali, la morte del padre,pittore di fama, ma anche la soggezione psicologica che ne subiva, nel confronto con un ragazzo, interpretato da Elio Germano. Il personaggio di Elio Germano sembra essere uno specchio per Bruno, e le vicende si fondono, si mescolano, confuse anche da visioni oniriche che acuiscono ancor di piu' lo spaesamento e il senso d'angoscia sucitati dalla vicenda. Perfetto scenario la citta' di Torino. La scelta di un taglio netto delle scene risultava eccessiva, anche se si intuiva la motivazione stilistica. Non consigliato se siete giu' di corda!
I demoni di San Pietroburgo - Bello, arioso, con quei tocchi di regia che riesci a gustare apertamente, con gli attori perfetti nel loro ruolo, un Roberto Herlitza da standing ovation, Miki Manojlovic , la Crescentini, il tanto ammirato Filippo Timi in un Gusiev eccezionale, insomma bravi, bravi, bravi.
Come ha detto il mio caro collega Cristiano, uno di quei film che vorresti durasse almeno sei ore, perche' non vorresti mai uscire da quelle atmosfere, rimanere a contatto con la Storia, con i personaggi, con il racconto della vita di uno scrittore come Dostoevskij, che io personalmente adoro. Un film imperdibile, se avete letto Delitto e Castigo o I fratelli Karamazov!
La rassegna cinematografica finisce qui, almeno fino al prossimo film , cioe' domani con Un treno per il Darjeeling. Buon cinema a tutti! Elena
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