Mi sono resa conto di essere rimasta parecchio indietro,nonostante il riepilogo dello scorso 21 aprile, per cui ho deciso di fare diversi post di riepilogo, divisi per argomento. Comininciamo dai film che ho visto.
Non pensarci - Con alcuni colleghi e la mia amica Filomena siamo andati all'anteprima del film Non pensarci. Protagonisti Valerio Mastrandrea, Anita Caprioli ed il mitico Giuseppe Battiston, che ormai seguo da anni in ogni sua impresa cinematografica. Una commedia divertente, con spunti di riflessione, che ha saputo regalarci delle ore divertenti senza essere banale o volgare. Un film che consiglio, vista la rarita' di commedie di qualita'. Bravi gli attori, bella la colonna sonora, un film col giusto ritmo.
Mars - Dove nascono i sogni - un film russo, che ha impiegato quattro anni per arrivare in Italia, e che e' stato in programmazione solamente al cinema Farnese: come non mancare? Il film veniva definito dalla critica come Felliniano, e lo era davvero! Alcuni personaggi sembravano davvero catapultati da una pellicola di Fellini. Atmosfere surreali, favolistiche, ma con la grande capacita' di raccontare un presente ed una realta' spesso drammatica. Il surreale che svela l'assurdo che a volte si trova nel quotidiano. Le persone e le storie che si generano dal racconto dei loro sentimenti, delle loro vite o di quelle che avrebbero voluto vivere. E poi, Miss Treccia e la fabbrica di peluche!! Vi ho incuriosito??
Bienvenue Chez Ch'tis - questo film merita che racconti l'evento, oltre che un giudizio sul film stesso. La proiezione era prevista alle 2000 al sempre citato cinema Farnese, nell'ambito di una rassegna di anteprime di film francesi. Avevo appuntamento con Elisabeth, che era mia ospite per il fine settimana, alle 2000 davanti al cinema, perche' normalmente il numero di spettatori di un film francese non supera la decina. Grande la nostra meraviglia nel vedere una lunghissima fila che arrivava fino alla statua di Giordano Bruno!Ancor piu' grande la meraviglia quando abbiamo saputo che eravamo in fila per lo spettacolo delle 2230! Siamo finalmente riuscite a prendere due degli ultimi 10 biglietti, e sono anche stata bonariamente rimproverata dal direttore del cinema, che ormai mi conosce, per non aver pensato a scrivergli chiedendo di tenermi due biglietti per le 2000! Comunque, poco male, siamo andate a mangiare nei dintorni, e siamo tornate alle 2200, mettendoci in fila ad aspettare che uscissero gli spettatori del primo turno. In fila con noi c'erano due attori italiani, Claudio Bigagli, che sicuramente alcuni di voi ricordano in Mediterraneo, per citare un film, e il suo amico attore Paco Reconti, che ha recitato in Vajont, tra gli altri, con la sua compagna. Beh, e' stato davvero piacevole chia cchierare con loro di cinema,trovare somiglianza tra il regista Danny Boon e altri attori o politici italiani, e scherzare sul film che stavamo per vedere, augurandoci che valesse la pena aver fatto tutta quella fila!!
Ne valeva davvero la pena! Una commedia divertentissima, che sta sbancando i botteghini francesi. La trama e' abbastanza semplice: un direttore di un ufficio postale del sud della Francia viene trasferito, per punizione, in un ufficio del Nord. La notizia, carico com'e' di tutti i pregiudizi e degli stereotipi riguardo il Nord e la sua popolazione, e' catastrofica.La moglie si rifiuta di seguirlo, e il poveretto parte solo e sconsolato, con tanto di colbacco per affrontare le polari temperature del luogo in cui va a vivere! Dopo i primi goffi approcci, l'uomo scopre un mondo completamente diverso, fatto di gente affabile, ma la comicita' nasce dal fatto che non riesce a raccontare a nessuno la sua scoperta, e deve tenere il gioco del povero disperato caso umano. Il tutto condito dalle differenze dei dialetti che inevitabilmente creano equivoci e involontaria comicita', dalla rappresentazione delle varie umanita' dei personaggi coinvolti e dalla tenerezza che ne consegue. E in fondo, tra una risata e l'altra, la riflessione sui nostri, a volte ridicoli, preconcetti. Un invito a partire e parlare solo dopo aver visto con i propri occhi!!
Dopo la proiezione, nonostante l'ora tarda, il regista, nonche' co-protagonista del film, e' venuto comunque a salutarci in sala, ed ha fatto un piccolo teatrino con la giornalista che lo intervistava in francese: spassoso!
Tutta la vita davanti - l'ultimo film di Virzi', che si segue sempre con affetto, perche' ha la capacita' di raccontare cose serie e grandi sempre con grande levita', senza pero' togliere spessore a quello che racconta. Un film che e' davvero una "botta", per rendere l'idea, perche' tra canti, motivatrici, macchiette, sindacalisti e Grande Fratello, racconta la drammaticta' del lavoro ai nostri giorni, delle povere prospettive che hanno i giovani, nonostante laurea, master, capacita' e voglia di lavorare. Molto brava la protagonista, Isabella Ragonese, ma anche Valerio Mastrandrea, Elio Germano, la Ferilli. Un bel fim, da vedere!
Nessuna qualita' agli eroi- il film era andato al festival di Venezia, e ne era uscito con le ossa rotte, qualificato come film "difficile". Lo e', nel senso che ovviamente non e' un film di cassetta. L'ho trovato comunque interessante per il modo di raccontare le vicende interiori dei personaggi. Uno dei protagonisti, interpretato da Bruno Todeschini, si trova ad affrontare i propri drammi personali, la morte del padre,pittore di fama, ma anche la soggezione psicologica che ne subiva, nel confronto con un ragazzo, interpretato da Elio Germano. Il personaggio di Elio Germano sembra essere uno specchio per Bruno, e le vicende si fondono, si mescolano, confuse anche da visioni oniriche che acuiscono ancor di piu' lo spaesamento e il senso d'angoscia sucitati dalla vicenda. Perfetto scenario la citta' di Torino. La scelta di un taglio netto delle scene risultava eccessiva, anche se si intuiva la motivazione stilistica. Non consigliato se siete giu' di corda!
I demoni di San Pietroburgo - Bello, arioso, con quei tocchi di regia che riesci a gustare apertamente, con gli attori perfetti nel loro ruolo, un Roberto Herlitza da standing ovation, Miki Manojlovic , la Crescentini, il tanto ammirato Filippo Timi in un Gusiev eccezionale, insomma bravi, bravi, bravi.
Come ha detto il mio caro collega Cristiano, uno di quei film che vorresti durasse almeno sei ore, perche' non vorresti mai uscire da quelle atmosfere, rimanere a contatto con la Storia, con i personaggi, con il racconto della vita di uno scrittore come Dostoevskij, che io personalmente adoro. Un film imperdibile, se avete letto Delitto e Castigo o I fratelli Karamazov!
La rassegna cinematografica finisce qui, almeno fino al prossimo film , cioe' domani con Un treno per il Darjeeling. Buon cinema a tutti! Elena
sabato 3 maggio 2008
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