E' successo altro, prima del Festival delle letterature, ma troppa l'emozione per rimandare il racconto. Giovedi' scorso sono andata ad assistere ad una delle serate del Festival delle letterature, che normalmente si svolge nella Basilica di Massenzio (o come dicono i cronisti, "nella splendida cornice della Basilica di Massenzio", e, a parte la retorica, e' davvero bello avere in alto le stelle, davanti la Basilica di Massenzio e nelle orecchie le parole degli scrittori protagonisti!). Causa la pioggia torrenziale dei giorni precedenti e della stessa giornata di giovedi', la sede e' stata spostata al Teatro Argentina. Uscita dall'ufficio, alle 1845 ero gia' in fila davanti al teatro per prendere i biglietti gratuiti che avrebbero distribuito dalle 1930, confortata dalla compagnia di Claudio e di Ezio. Presi i biglietti abbiamo fatto una passeggiata a Campo de' Fiori (quanto e' bella Roma a quell'ora in cui, come direbbe Marzullo, il giorno sta per finire e la notte sta per cominciare, quell'aria, e poi quel cielo cosi' terso dopo tutta la pioggia!!). Di nuovo in fila per entrare abbiamo simpaticamente iniziato a chiacchierare con una ragazza in fila con noi, Arabella, per poi trascorrere la serata insieme e venire a sapere che abbiamo conoscenze in comune!!
Comunque, sono inziate le letture, Valeria Solarino ha letto un brano di Jeffrey Deaver, poi lo stesso autore ha letto un inedito. Il secondo scrittore della serata era Carlo Lucarelli, che ci ha deliziato con un racconto, letto da lui stesso, su due piani narrativi: lui bambino a Parma, che scopre Vittorio Bottego, esploratore, la cui statua troneggia nel piazzale della stazione, di fronte la finestra della sua cameretta di bimbo, e i racconti delle esplorazioni del personaggio, in quella Eritrea che e' anche la protagonista del suo ultimo e tanto amato (da me, certo, ma infatti io parlo per me!!) libro. Il tutto accompagnato da un sottofondo musicale di un gruppo, tra cui uno splendido contrabbasso, e un brano suonato anche con un ocarina, verosimilmente una delle famose ocarine di Budrio (sarebbe troppo lunga spiegarvi il mio legame con Budrio e le sue ocarine, e perche' la locandina del festival dell'ocarina di Budrio e' appesa di fronte alla mia scrivania in ufficio!!Pensate solo al Giappone con cui ho a che fare e capirete!!). E' stata una bella lettura, anche molto divertente, nei racconti del bambino, che ci ha deliziato con il suo grido "Specchio riflesso"!Ma la cosa piu' bella e' stata il mio andare a salutare Lucarelli, per dirgli "Sono io la lettrice che le ha mandato il cast!!"...e' successo, l'ho fatto e lui si ricordava, aveva letto anche la mia e-mail con il cast e mi ha detto che lo approva e che proporra' alcuni dei nomi!! Che emozione! Mi ha ancora ringraziato per l'e-mail e io gli ho detto che ho scritto quello che pensavo veramente. Sono proprio contenta!! W Lucarelli! Come preparazione alla serata, avevo nel frattempo letto i suoi romanzi con protagonista il Commissario De Luca, la cui principale caratteristica e' una fastiodiossima gastrite, ed una stanchezza atavica che lo prende di soprassalto. Molto interessante il racconto storico sempre alle spalle del protagonista, che passa dalla Repubblica di Salo' ai giorni caldi delle elezioni dell'Aprile 1948, coinvolgendo a stretto giro il commissario, che continua a ripetere a tutti quelli che vogliono collocarlo da una parte 0 dall'altra: " Io sono un poliziotto"! Ve li consiglio, soprattutto nell'edizione Sellerio che li riunisce tutti (la scelta dell'edizione e' legata ad un discorso economico, 16 euro per 3 romanzi, di questi tempi!!). Elenachelegge
sabato 24 maggio 2008
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