E' il titolo del libro di Simona Vinci che ho finito di leggere oggi. Un libro di racconti. Un libro con una scrittura contemporanea, che porta con se' anche i drammi della nostra modernita', senza farne pero' l'oggetto dello scrivere. Racconti spiazzanti ma senza volonta' di sensazionalismo, solamente (e scusate se e' poco!) la voce di diversi punti di vista, di attori, spettatori, vittime o carnefici delle proprie esistenze, con un protagonista trasversale: il corpo e i sensi, i famosi 5 sensi. Diverso in ogni racconto, intenso, profondo, e' un libro non convenzionale, scritto benissimo. Il mio preferito: Letteracol silenzio. Ne riporto alcuni passi.
"(...) Vorrei scriverti una lunga lettera che ti tenesse compagnia per molti giorni, una lettera da chiudere e da riaprire come un carillon e che continuasse a suonare a lungo. E ogni volta in modo diverso.
Ci saranno dentro i giorni e le notti che abbiamo passato insieme, tutti i posti in cui siamo stati, le emozioni che ho sentito. Come se ti stessi parlando, ma senza dirti niente di preciso. Non ho paura che tu possa perdertici dentro.
Voglio ricordare. E aiutare te a entrare dentro i miei ricordi perche' diventino anche tuoi. Perche' tu possa avvolgerteli attorno e scaldarti al loro fuoco.
(...) Mi sento come se mi stessi dissolvendo.
In silenzio.
Un silenzio concentrato e fluido. Come acqua sapiente che si accomoda sulla pelle scivolando e seguendo le curve.
Quel preciso, esatto silenzio che assomiglia all'amore."
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