Le quattro volte: dirne le caratteristiche sarebbe fuorviante perchè è un film senza trama, senza dialoghi, senza musica. E uno potrebbe pensare: che noia!! Invece, non c'è stato un solo momento di noia, anzi, ci sono stati momenti in cui ero rapita dalle inquadrature, ma anche da quello che succedeva, come la costruzione dell carbonaia...assolutamente affascinante!
E c'e' un segnale ormai certo del fatto che un film mi piaccia...mi ritrovo ad avere le guance doloranti per il sorriso che vi si stampa durante tutto il film, se questo mi piace. Ed è accaduto anche stasera.
Semplice, nel senso più bello del termine, nel contenuto e nella forma, senza ricerche estenuanti di estetizzazione, ma con inquadrature e scelte di angolazioni bellissime, lo sguardo del regista si è posato senza alcuna velleità di giudizio su quanto ripreso...si è limitato a raccontare restando a distanza, quindi senza partecipazione emotiva, ma concentrando l'attenzione sui soggetti osservati.
E poi questa idea dei mondi, umano, animale, vegetale e minerale, del ciclo che li racchiude tutti.....filosofia senza filosofismi!!
Insomma, si è capito che mi è piaciuto??
Due scene su tutte:l'inquadratura dell'intrico delle strade e delle case del paesino dall'alto, e la ripresa delle capre da dietro, che spingendosi, saltando, percorrono la strada che le porta al pascolo...una grande padronanza della macchina da presa, con scelte precise del regista che riescono ad essere colte, e che si apprezzano durante la visione.
domenica 30 maggio 2010
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