La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

lunedì 13 settembre 2010

Riflessioni alla fine della Mostra del Cinema di Venezia

E' appena scoccata la mezzanotte, e siamo passati da sabato 11 a domenica 12 settembre 2010. Un dettaglio insignificante, o meglio, banale, di routine, qualcosa che accade ogni notte, quando un giorno si è appena concluso e un altro sta per iniziare, per dirla con Marzullo. In questo caso, quella che è finita, segnata da questo passaggio di data, è la mia prima esperienza alla Mostra del Cinema di Venezia. La 67ma, per essere precisi. Oggi tutti quelli che ho incontrato mi hanno chiesto di dire loro cosa porto via di quanto ho vissuto negli ultimi 11 giorni...potrei dire 37 film (che è il bottino incassato,includendo documentari, ma senza contare i corti), potrei parlare dei ripetuti incontri con il mio mitico Battiston (autografo e foto rendono testimonianza in merito), della mia conversazione con Mazzacurati alla festa all'Excelsior prima del suo Red Carpet, all'autografo ottenuto da John Turturro, del piccolo filmato che ho fatto a Tarantino etc etc etc...Ma la verità è che la cosa più bella, banalmente, forse, ma sinceramente, è stata la possibilità di incontro con le persone;quelle della sicurezza,tra cui devo citare Bruno, uno dei responsabili della Sala Grande, che dà 10 punti a Clooney in bellezza e gestisce orde di gente isterica con la calma e la classe di un Cary Grant d'annata, e i ragazzi all'ingresso della Sala Darsena, l'inserviente del bar vicino la biglietteria che appena mi vedeva, ancora prima che ordinassi, mi regalava il suo sorriso e una manciata di cioccolatini; i commessi dei piccoli negozi che mi scambiavano per una straniera (la tabaccaia mi ha definito "una bella inglese"), le ragazze dell'industry office con cui ho fatto amicizia e che mi hanno aiutato nella ricerca di informazioni; il responsabile della biglietteria, che il primo giorno mi ha spiegato tutto il funzionamento dei biglietti e dei luoghi e che quando mi ha incontrato nel pomeriggio mi ha chiesto se avessi preso confidenza con ogni cosa, e quello dell'ingresso in Sala Darsena che ha cenato con me e Filomena, seduti sui cubi del bar; lo stesso Battiston, che mi ha commosso quasi fino alle lacrime quando mi ha detto che la sua Coppa Volpi, il miglior riconoscimento che possa avere, è l'affetto che io e gli altri intorno a lui gli stavamo testimoniando in quel momento, dopo il film Notizie degli scavi; Mazzacurati, che dopo i miei sinceri commenti sul suo film, mi ha detto: "Dammi del tu"; Giovanni, che cantava seduto vicino a me le canzoni di Elio e le storie tese, e che vive a Londra ma scrive per una rivista australiana, e con il quale poi ci siamo sistematicamente incontrati tutte le sere; Lino, che ho abbracciato con piacere dopo avere visto il film in cui recita, bravo come sempre, anche se gli ho dteto francamente che il film non mi piaceva; Eitan, con i suoi progetti, i suoi film, i suoi mille incontri e l'entusiasmo contagioso dei 20 anni, compagno di cene di 15 minuti nel punto ristoro, Maria Letizia, che mi ha chisto informazioni il primo giorno e con cui abbiamo scoperto Antonella amica in comune a Roma; Antonella, appunto, che è venuta per il fine settimana: Roberto ed Helen, due giornalisti di base a Milano, con i quali faremo grandi progetti a livello europeo;Il giovane giornalista di Francoforte a cui ho chiesto parere su di un film che non avevo visto e che poi ho incotrato più volte; e poi Edward, che mi ha presentato Sandra, che mi ha regalato il suo libro sul cinema australiano e che mi ha presentato un altro amico; Lucas, Fatima, Emilie, Stephanie, di Europa Cinemas, Giorgio Gosetti e lo splendido modo che ha di introdurre i film dei Venice Days, Giuseppe di Bergamo e Caterina, con cui ho condiviso belle chiacchiere a cena in riva al mare;Peter, che era rinchiuso a San Servolo, per un seminario, e mi ha detto che si sentiva ad Alcatraz ; e poi Eugenia e Nicoletta, conosciute alle proiezioni, con le quali facevamo gite all'Excelsior per andare in bagno o passeggiare sulla spiaggia, e che ho scoperto essere amiche di Giuliana, l'esercente di Treviso che ha fatto il seminario a Bologna con me, e che ho incontrato questa mattina per una passeggiata a Venezia; e Cirri, che incontrato alla conferenza stampa di Martone, mi ha invitato a parlare della mia esperienza alla trasmissione radiofonica Caterpillar; tutti quelli che mi hanno inviato i loro sms di sostegno dalla capitale e non solo; e per concludere Muller, con cui mi sono trovata a scendere le scale dopo l'ultima proiezione di ieri sera e al quale ho rivolto i miei ringraziamenti. Perchè, con più o meno glamour, più o meno Vip, più film italiani e meno stranieri, i lavori in corso, e tutto quello che potete leggere sui giornali su questa mostra, per me rimane un'esperienza bellissima, piena di umanità, che mi ha arricchito e ha reso indimenticabili queste mie vacanze estive 2010.

Last but not least, Fabio,Alberto e Nicoletta. I tre moschettieri senza i quali tutto questo non sarebbe stato proprio possibile.Grazie!

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