La Nicchia della Poesia (letta, piaciuta, condivisa!!)

Lascio a te queste impronte sulla terra
tenere dolci, che si possa dire:
qui è passata una gemma o una temoesta,
una donna che avida di dire
disse cose notturne e delicate,
una donna che non fu mau amata.
Qui passò forse una furiosa bestia
avida sete che dette tempesta
alla terra, a ogni clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il mio tormento
(Alda Merini)

lunedì 24 marzo 2008

E' primavera!

E' primavera...o meglio, dovrebbe esserlo ufficialmente dallo scorso venerdi, ma la pioggia continua a cadere imperterrita su questa Pasqua precoce. L'effetto prodotto e' stata una folla di gente nella mia videoteca, per tapparsi tutti in casa a vedere qualche bel film!Ho noleggiato due film leggeri, con l'intento di vederli spensieratamente. Potevo vivere tranquilla anche senza averli visti...e non perche' abbia qualcosa contro i film leggeri, ma erano leggiadramente carini e basta!Sto parlando di Breakfast on Pluto, di Neil Jordan, e Scrivimi una canzone (non so il nome del regista). Sul primo avevo tante aspettative, lo scorso anno l'ho inseguito per vederlo al cinema, ma poi non sono riuscita...troppo caricaturale il protagonista, almeno secondo me,trattate troppo superficialmente tante vicende e problematiche diverse...un film stralunato, non brutto, ma su quella sottile linea di confine tra il capolavoro ed un tenativo malriuscito di capolavoro!Scrivimi una canzone forse non posso neanche dire di averlo visto, perche' mentre era proiettato sullo schermo del mio televisore, rispondevo alle tante telefonate di auguri di Buona Pasqua, sceglievo con Ezio gli MP3 che volevo registrare sul mio computer,mandavo sms...un film visto in sottofondo. Carina l'idea, qualche battuta...simpatico,come si direbbe ad un ragazzo che non brilla per la sua avvenenza!
Una Pasqua tranquilla, a casa, con l'unica uscita per la messa in mattinata, ed il pranzo in compagnia di Ezio, Harry e la mia mamma cuoca provetta.E domani una Pasquetta altrettanto tranquilla. Piu' movimentati i giorni precedenti. Sono andata al Sistina a vedere lo spettacolo di Enrico Brignano. Era il regalo di Natale per la mia mamma, e ne e' valsa la pena. Quasi tre ore di sane risate, in alcuni punti dello spettacolo avevo le lacrime agli occhi, e c'erano degli spettatori con le convulsioni per le risate! La sua e' una comicita' semplice, basata sul racconto di cose quaotidiane, di esperienze che tutti abbiamo fatto, e il fatto di rivedersi in uno specchio, ma senza essere sottoposti ad un giudizio personale, permette di ironizzare su se stessi, anche quando si esce dal teatro e ci si ferma un po' a pensare. Bravo Enrico, grazie per le ore spensierate che ci hai regalato!
Serata altrettanto straordinaria quella vissuta con un altro appuntamento della storia della canzone italiana, ospite d'onore Fiorello. E' un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, c'era anche la banda del maestro Cremonesi, per ricordare le canzoni che hanno caratterizzato gli anni novanta. Risate, canzoni cantate a squarciagola, serata interattiva insomma! Alla fine sono riuscita anche a salutare Enrico Cremonesi, e a complimentarmi con lui per gli arrangiamenti originali con cui riscrive delle canzoni gia' famose (e' stato il caso di Uomini soli dei Pooh arrangiato alla Paolo Conte:strepitoso!) ma soprattutto, udite udite: ho stretto la mano ad Ernesto Assante. E' un mio mito da anni, da quando, ancora universitaria, lo vedevo al Maurizio Costanzo show che presentava i suoi libri sulla musica italiana. E' stato colpo di fulmine, in senso artistico, e da allora mi piace seguirlo attraverso il suo blog, e gli eventi che organizza, come appunto gli incontri d'autore all'Auditorium. Sono riuscita a dirgli proprio questo, che seguo dallo scorso anno tali iniziative e le apprezzo molto! Che emozione!! Che nicchia!
Ultima grande novita': da sabato pomeriggio possiedo virtualmente un televisore nuovo, nel senso che l'ho acquistato ma lo avro' materialmente solo mercoledi'. E' un anno, o forse piu', che il vecchio televisore si e' rotto, ma la ricerca e' stata lunga e faticosa, perche' avevo, devo ammetterlo, molte pretese. La mia pretesa era quella di avere un televisore con pochi optional, piu' piccolo di quelli che si vedono in giro, massimo 20 pollici, senza tanti fronzoli, ad un prezzo contenuto entro i 300 euro ma di marca, un 4:3 perche' odio i 16:9 ...insomma quello che cercavo era troppo semplice rispetto a quanto offerto dal mercato!! Ma la mia tenacia e' stata premiata: sul quotidiano di giovedi' ho trovato un coupon che consentiva di avere uno sconto sul televisore che cercavo: Philips, 20 pollici, 4:3, al prezzo di eur 299! L'ho sempre detto che leggere e' una cosa buona, anche un quotidiano, in questo caso! Detto fatto, sabato sono uscita nonostante la pioggia,e la missione televisore e' stata compiuta!! W i giornali, W la lettura! Elenachelegge

giovedì 20 marzo 2008

Settimana Santa

Oggi e' giovedi' Santo, e quest'anno, da quando lavoro (e sono ormani 10 anni), e' la prima volta che sono in ferie. Ho scelto di prendere oggi e domani per poter vivere, dopo tanti anni, il giovedi' e il venerdi santo come si deve, andando alle celebrazioni senza uscire di corsa dall'ufficio per arrivare a meta' messa con il fiatone.
Ovviamente il tempo a disposizione mi ha permesso di fare anche altre cose, e stamattina infatto sono andata dalla parrucchiera, e ho dato un taglio netto ai miei capelli, che ora sono cortissimi!!
Evviva!
Approfitto per segnalare a chi fosse interessato, che e' in corso a Roma un festival chiamato Divinamente Roma, sulla spiritualita' in generale, vista attraverso le varie religioni. Il festival, ideato da Pamela Villoresi, ha avuto inizio sabato scorso, con un concerto a cui ho avuto il piacere di assistere con alcuni amici. Ingredienti: Chiesa dell'Ara Coeli, Direttore Luis Bacalov, Requiem di Faure', buona compagnia...cosa vuoi di piu' dalla vita? Una pizza bufala e pachino che e' seguita al concerto nella Pizzeria Le Carrette (quanti ricordi!). Davvero una bella serata, con una Roma splendida come sempre a fare da scenario, e una bella compagnia, fatta di gente di svariate provenienze, con cui si e' discusso di massimi sistemi e politica, nel senso piu' bello del termine, cioe' di idee personali sui grandi temi d'attualita'.
Si sta facendo tardi, la Messa in Coena Domini mi attende! Buona Pasqua a tutti! Elens

Post di recupero!

Sono stata pigra (ma anche molto impegnata!) nell'aggiornare questo blog, quindi...al recupero!
Per prima cosa, non posso non parlarvi del film d'animazione Persepolis. Non e' un consiglio, e' un ordine: dovete vederlo!! I disegni sono belli ed originali, il ritmo serrato, scandito da un'avvincente colonna sonora. E' un film che insegna molto, ci parla di un paese,l'Iran, che purtroppo abbiamo sempre conosciuto attraverso la lente delle guerre, degli scontri, delle dittature. Mi sono resa conto che a volte dimentichiamo (o preferiamo dimenticare) che non siamo i soli, noi "occidentali" ad avere sogni, aspirazioni, cultura, sentimenti. A volte, nella nostra mente, ci creiamo idee sui popoli basandoci sui reportage di guerra, che ovviamente ci raccontano solo le emergenze del momento... questa storia di una ragazza, una donna, piu' o meno della mia eta', con tutte le ribellioni, passioni, delusioni che chiunque di noi puo' aver vissuto, mi ha fatto pensare a lungo. Mi e' piaciuto molto l'accento sulle difficolta' che si incontrano quando si e' costretti a lasciare la propria terra, e una volta tornati, ci si sente stranieri anche in casa propria. Non ho lasciato la mia terra, il mio paese d'origine e' solo a 120 km da Roma, ma la sensazione di straniamento che provo quando torno e' la stessa. E' bello tornare, trovare i parenti, gli amici, le persone care, ma ci si sente comunque un po' fuori ( e forse e' anche giusto e naturale che sia cosi'). Cambiano le prospettive, le esigenze, il racconto di una vita diversa, bella o brutta che sia, non riesce a farsi pienamente condivisione, e ci si autocensura, si continua a mostrare di noi quella immagine parziale che e' l'immagine sbiadita del ricordo, o almeno di quello che gli altri hanno di noi.
Mi dispiace molto non essere riuscita a trovare i biglietti, perche' esauriti, per l'incontro che l 'autrice, nonche' regista, nonche' protagonista della storia, terra' all'auditorium martedi' prossimo...pazienza!
Domenica sera invece ho visto il film documentario " Vogliamo anche le rose", un documentario sulla storia del movimento femminista in Italia. Anche qui tante riflessioni, tanti spunti, tanti documenti, una bella serata per conoscere un pezzo di storia recente, e porsi domande.
E' forse questa, oltre alla funzione estetica, la cosa che mi piace di piu' in un film. La capacita', anche oltre gli intenti dichiarati, di accendere una miccia, o spegnere un incendio, di provocare un dubbio, o rinsaldare una certezza, portare a conoscenza realta' altrimenti ignorate, attraverso gli spunti che le storie, pur diverse, lontane, distanti, senza scopi didascalici, riescono a provocare in me. E' ovvio che la componente personale, l'atteggiamento che si ha davanti al film, la disponibilita' mentale a lasciarsi interrogare, provocare,emozionare, sono fondamentali, senza dover necessariamente parlare di immedesimazione. Si puo' rimanere spettatori ed emozionarsi.
Post di recupero film concluso. Alla prossima. Elena

domenica 9 marzo 2008

Volver...ritornare

Mi sono lasciata trasportare dalla musica che sto ascoltando metre vi scrivo, un bel cd di canzoni di Carlos Gardel, tra cui la famosa Volver. Ritornare, anche dopo tanto tempo, e accorgersi che la vita e' un attimo, che ci si aggrappa con l'anima ad dolce ricordo...
Tra ieri ed oggi ho visto due film che appartegono alla categoria dei film che mettono in moto il cervello, che non ti lasciano dopo che la proiezione e' finita: Into the wild - nelle terre selvagge e Mare dentro.
Into the wild e' riuscito a sorprendermi. Mi spiego. Mi aspettavo un bel film, grande fotografia, ma c'era molto di piu'. C'era la storia di un uomo, ma non nel senso, o almeno non soltanto, del racconto delle cose fatte durante il suo viaggio, ma la sua storia interiore, la sua ricerca, sincera, ingenua, dolorosa, pericolosa ma onesta del senso della vita, di se' stessi senza maschere e convenzioni, a confronto con la sola natura. Una ricerca estrema, spinta fino ai limiti, con i rischi che questo comporta. Un film che scava nel profondo, che fa vedere le cose da tante angolature, una storia vera e per questo ancora piu' straziante e affascinante. Una ricerca che si conclude con la consapevolezza, da parte del protagonista, che la felicita' non esiste se non e' condivisa.
Conquista che egli riuscira' a comunicare solamente attraverso il suo diario, perche' muore prima di ritornare. Una regia meravigliosa, una bellissima fotografia, una colonna sonora perfetta nei temi musicali, ma anche nella scelta dei testi, un'indagine profonda dell'animo umano. Imperdibile.
Oggi ho visto invece Mare dentro, il film che qualche anno fa vinse il Gran Premio della giuria alla mOstra del cinema di Venezia. Un film che puo' spaventare appena si sente il tema di cui parla: l'eutanasia. Ma anche qui, si puo' guardare il film in tanti modi, come spunto di una discussione sul tema, ma anche e soprattutto sulla storia di un uomo, paraplegico da 26 anni, che,lucidissimo, ha deciso di morire, ma ha bisogno dell'aiuto altrui per farlo. E' la storia dell'uomo, dell'aiuto che riesce comunque a dare agli altri, pur nel suo stato, della sua famiglia che deve e sceglie di accudirlo con grande generosita' e amore, delle persone nelle sue stesse condizioni che non hanno pero' la sua stessa esigenza, della sua rivendicazione di dignita' e di un vita e una morte dignitosa. E' la storia dell'amore, coniugato in mille modi diversi, che puo' portare a scelte molto distanti davanti alla stessa situazione, ma Ramon chiede di non giudicare. E' il racconto, come riscontrato anche ne Lo scafandro e la farfalla, dell'immaginazione che non puo' essere ingabbiata, fermata. E il nostro Ramon si trova a volare fino alla spiaggia, a vivere quell'amore che nella realta' rimarra' un bozzolo, visto con gli occhi umani della nostra concretezza.
Anche qui una storia vera, anche qui una struggente ricerca del senso e le conseguenti scelte, spinte all'estremo, dopo una combattuta ricerca ed un lavoro di onesta' su se stessi e la propria volonta'. Molto bella la dimensione onirica di questo film, con il volo meraviglioso di Ramon sulle note di Nessun dorma, le sue poesie che vanno oltre,la'more e le due declinazioni nei vari personaggi che accompagnano il "cammino" di quest'uomo immobilizzato.
Inteso, profondo,bellissimo, un film che pone e lascia aperti tanti interrogativi.
Volver… con la frente marchita,Las nieves del tiempo platearon mi sien…Sentir… que es un soplo la vida,Que veinte anos no es nada,Que febril la mirada, errante en las sombras,Te busca y te nombra.Vivir… con el alma aferradaA un dulce recuerdoQue lloro otra vez…
Gardelena

mercoledì 5 marzo 2008

Doppio cinema

Domenica sera io e la Filo abbiamo tradito Dompa, visto che lui non era a Roma, andando comunque al cinema, a vedere il Falsario, il film austriaco che vinto l'Oscar come miglior film straniero. Abbiamo scelto l'amato Cinema Farnese ed e' stata un'ottima scelta, che ci ha permesso di godere del centro storico in quella meravigliosa giornata che e' stata la scorsa domenica, con quell'aria e quel sole che non possono non portarti in centro. Infatti, il commento che io e Filomena ci siamo trovate a dire all'unanimita' e' stato: "Quant'e' bella Roma!".
Tornando al film, devo dire che non mi ha entusiasmato. Certo, un bel film, una storia vera, quella degli ebrei costretti a stampare denaro falso in cambio di migliori condizioni di vita all'interno di un campo di concentramento, una bellissima colonna sonora di tanghi, tra cui Volver, ma il tutto non e' bastato ad entusiasmarmi, come invece era accaduto lo scorso anno con le Vite degli altri. Sicuramente la cosa che mi colpisce, ogni volta che vedo un film sull'olocausto, comunque sia trattato, e' l'incredulita' di fronte a tanto orrore e al pensiero che tutto cio' possa essere accaduto veramente, e non troppi anni lontano dal nostro tempo. Ma alcune tematiche, per come sono state trattate, mi sono sembrate un po' scontate.
Ieri sera, invece, ho assistito all'anteprima di un film che uscira' venerdi' prossimo, e cioe' Lezioni di felicita' - Odette Toulemonde. E' stata una piacevole sorprese conoscere la signora Toulemonde ( pensate che oggi ho dovuto cambiare la mia password e ho scelto..Toulemonde!!). Un film a meta' tra Mary Poppins e il Mondo di Amelie, con la voce e le canzoni di Josephine Baker a fare da colonna sonora insieme alla musiche di Nicola Piovani. Una favola dolce, con sane e sonore risate per alcune scene davvero esilaranti!!Soprattutto la protagnista fa delle cose un po' pazzerelle in cui ci si puo' riconoscere (balla al ritmo della sue canzoni preferite mentre monta le chiare d'uovo, si solleva da terra mentre legge sull'autobus il suo libro preferito etc…) Una commedia romantica,sicuramente un po' ingenua paragonata al cinismo della nostra vita reale…ma se qualche volta non sognamo al cinema, quando possiamo farlo??
A bientot Elena

sabato 1 marzo 2008

Lo scafandro e la farfalla

Lo scafandro e la farfalla e' l'ultimo film che ho visto. Sconvolgente, in senso buono, toccante, profondo, intenso, mai banale, un film che riesce a raccontare un dramma senza mai scadere nel patetico, nei luoghi comuni della rappresentazione del dolore.
Un film che aiuta a riflettere sulla vita, pur parlando di una vita che si ritiene aberrante, non normale, inutile. Un film che aiuta a rimettere nel giusto ordine le priorita', la scala dei valori e delle cose importanti. Bellissima fotografia, la colonna sonora, la sceneggiatura, magnifica regia, una poesia sull'immaginazione.
Ho anche partecipato ad un incontro sulla storia della canzone italiana, capitolo cantautori, con Jovanotti, intervistato da due giornalisti musicali.Una bella serata per conoscere il percorso musicale di questo artista, che non rinnega le proprie origini scanzonate, ma neanche l'impegno, a volte messo in discussione, degli anni successivi. Grandi musicisti con lui, una grande capacita' comunicativa, risate, emozioni, una bella serata.
Non aggiorno la lista libri perche' mi sono un po' fermata. A volte attraverso queste fasi di stasi nella lettura, non so se sia frutto del libro che sto leggendo e non mi prende , o un momento inevitabile. Ma la lettura fa parte di me, quindi e' solo rimandata. Buona domenica!!