Sono stata pigra (ma anche molto impegnata!) nell'aggiornare questo blog, quindi...al recupero!
Per prima cosa, non posso non parlarvi del film d'animazione Persepolis. Non e' un consiglio, e' un ordine: dovete vederlo!! I disegni sono belli ed originali, il ritmo serrato, scandito da un'avvincente colonna sonora. E' un film che insegna molto, ci parla di un paese,l'Iran, che purtroppo abbiamo sempre conosciuto attraverso la lente delle guerre, degli scontri, delle dittature. Mi sono resa conto che a volte dimentichiamo (o preferiamo dimenticare) che non siamo i soli, noi "occidentali" ad avere sogni, aspirazioni, cultura, sentimenti. A volte, nella nostra mente, ci creiamo idee sui popoli basandoci sui reportage di guerra, che ovviamente ci raccontano solo le emergenze del momento... questa storia di una ragazza, una donna, piu' o meno della mia eta', con tutte le ribellioni, passioni, delusioni che chiunque di noi puo' aver vissuto, mi ha fatto pensare a lungo. Mi e' piaciuto molto l'accento sulle difficolta' che si incontrano quando si e' costretti a lasciare la propria terra, e una volta tornati, ci si sente stranieri anche in casa propria. Non ho lasciato la mia terra, il mio paese d'origine e' solo a 120 km da Roma, ma la sensazione di straniamento che provo quando torno e' la stessa. E' bello tornare, trovare i parenti, gli amici, le persone care, ma ci si sente comunque un po' fuori ( e forse e' anche giusto e naturale che sia cosi'). Cambiano le prospettive, le esigenze, il racconto di una vita diversa, bella o brutta che sia, non riesce a farsi pienamente condivisione, e ci si autocensura, si continua a mostrare di noi quella immagine parziale che e' l'immagine sbiadita del ricordo, o almeno di quello che gli altri hanno di noi.
Mi dispiace molto non essere riuscita a trovare i biglietti, perche' esauriti, per l'incontro che l 'autrice, nonche' regista, nonche' protagonista della storia, terra' all'auditorium martedi' prossimo...pazienza!
Domenica sera invece ho visto il film documentario " Vogliamo anche le rose", un documentario sulla storia del movimento femminista in Italia. Anche qui tante riflessioni, tanti spunti, tanti documenti, una bella serata per conoscere un pezzo di storia recente, e porsi domande.
E' forse questa, oltre alla funzione estetica, la cosa che mi piace di piu' in un film. La capacita', anche oltre gli intenti dichiarati, di accendere una miccia, o spegnere un incendio, di provocare un dubbio, o rinsaldare una certezza, portare a conoscenza realta' altrimenti ignorate, attraverso gli spunti che le storie, pur diverse, lontane, distanti, senza scopi didascalici, riescono a provocare in me. E' ovvio che la componente personale, l'atteggiamento che si ha davanti al film, la disponibilita' mentale a lasciarsi interrogare, provocare,emozionare, sono fondamentali, senza dover necessariamente parlare di immedesimazione. Si puo' rimanere spettatori ed emozionarsi.
Post di recupero film concluso. Alla prossima. Elena
giovedì 20 marzo 2008
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