Una serata di chiacchiere, serie e ridicole, con i tuoi amici piu' cari, in una libreria bistrot nel cuore del ghetto di Roma e poi una passeggiata per i vicoletti attorno a Piazza Farnese....ma che vuoi di più dalla vita? Un lucano? C'era pure lui, il lucano, Antonio (dalla Basilicata, ndr).
Perchè, almeno per me, non contano le mode, gli orari, quello che e' bello per gli altri, la novità,l 'originalità o l'eccezionalità a tutti i costi, ma è impagabile sentire quella sintonia, quell'intendersi con uno sguardo, essere cos' a proprio agio insieme da dimenticarsi del resto intorno, il legame, l'affetto, lo scambio, ma anche il confronto, l'arricchimento reciproco nel racconto dei propri sentimenti, delle proprie esperienze, e le divergenze d'opinione, perchè no, anche quelle....il poter essere se stessi, comunque, nella serata no e in quella sprint, perchè sai che l'altro davanti a te ti vuole bene davvero, a prescindere.
Poi se intorno c'e' un ambiente tranquillo, carino, dove si puo' parlare con serenita', come questa libreria N'Import quoi, e la splendida scenografia degli angoli più belli della città più bella del mondo (stasera sono in vena!!), e poi in macchina concludi il ritorno a casa ascoltando "La costruzione di un amore" di Fossati a ripetizione...beh, ti si colma davvero il cuore!
Non mi resta che dire grazie...Elenusia
domenica 14 febbraio 2010
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1 commento:
ciao Elena veramente bellissimo il tuo blog, le serate che hai descritto mi ricordano tanto le mie con il nostro amico ezio,ti mando un bacione e spero di rivederti presto...valeria
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